La Commissione Politiche Europee si è riunita ieri per esaminare gli emendamenti presentati alla legge Comunitaria. Tra le tante proposte di modifica dell'articolo 43, che nella versione approvata dal Senato consentirebbe alle regioni di concedere la caccia al di fuori del calendario venatorio, sono stati dichiarati ammissibili una trentina di emendamenti.
A questi si aggiungeranno quelli presentati nelle altre Commissioni di settore (Ambiente e Agricoltura), non appena le stesse avranno terminato di esaminarli.
Per il momento c'è chi chiede la soppressione dell'intero articolo (ad es. Catanoso - Pdl -, Ceccacci Rubino - Pdl -, Zamparutti - Pd -, Rota - Idv - , Maurizio Turco - Pd - ed altri), chi vorrebbe ripristinare i vecchi limiti della caccia (Pd, Idv e Pdl), chi chiede che ogni intervento sui tempi sia sottoposto al parere vincolante dell'Ispra, chi ancora ipotizza nuovi periodi restrittivi per alcune specie. Altri emendamenti, firmati Lega e Pdl chiedono invece la modifica del periodo di caccia all'avifauna (dalla terza decade di agosto alla la terza decade di febbraio).
A questo punto, come ha ricordato durante la seduta il presidente della commissione Mario Pescante, le proposte emendative saranno trasmesse alle Commissioni di merito competenti per l'espressione del parere; dopodichè gli stessi torneranno alle politiche europee per ulteriore esame.
Riguardo ai tempi, la legge dovrebbe approdare alla Camera nella prima settimana di aprile, anche se si potranno avere ulteriori slittamenti visto che alcune Commissioni avrebbero manifestato l'esigenza di aver maggior tempo a disposizione per l'esame degli emendamenti rispetto alla data stabilita (31 marzo).