Un'emergenza che prende dimensioni sempre maggiori quella del sovrannumero dei cinghiali. In Sicilia è in programma la modifica dell'articolo 4 della legge 33/97 che consentirà l'abbattimento selettivo, nel frattempo giungono richieste di aiuto dagli enti parco siculi, a dimostrazione del fatto che ad essere in pericolo, oltre alle coltivazioni c'è l'intero equilibrio dell'ecosistema naturale. Angelo Aliquò, commissario dell'Ente Parco Madonie ha dichiarato sulle pagine del Giornale di Sicilia: “I suidi mangiano di tutto: dalle piante, ai piccoli di lepre, alle uova di uccelli che nidificano a terra, come le pernici. Quest'anno all'interno del parco sono state avvistate coppie di pernici senza piccoli ed i veterinari del parco hanno riscontrato le numerose difficoltà delle lepri a figliare”. Anche nel parco dei Nebrodi si continua a fare quotidianamente la conta dei danni che gli animali causano. Aliquò ha istituito dei corsi di formazione per cacciatori per l'abbattimento selettivo di cinghiali ibridi nei comuni di Collesano, Gratteri e Petralia Soprana. Per la partecipazione occorre essere residenti in uno dei comuni del parco delle Madonie, avere la fedina penale pulita ed essere in possesso di un fucile a canna rigata.