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opo la sconfitta alle europee Andrea Zanoni ci riprova ed eccolo ancora una volta tra i candidati alle elezioni, questa volta per la regione Veneto nelle file dell'Italia dei Valori. Il presidente della Lac veneta ha annunciato la propria intenzione di introdurre norme per combattere il fenomeno dei bocconi avvelentati, ancora tutt'altro che sconfitto.
Ma Zanoni non si lascia scappare l'occasione per dare addosso alla caccia. “C'è chi semina bocconi killer per le volpi, nemiche dei pollai e dei fagiani pronta caccia – dichiara - se abbocca un cagnetto in passeggiata o in fuga d’amore, peggio per lui”.
L’esponente dell’Idv elenca anche “15 buoni motivi per non votare Zaia” che avrebbe messo a punto nel corso della sua storia politica una serie di provvedimenti a favore della caccia e contro gli animali. Secondo Zanoni, nel 2003 Zaia avrebbe concesso ai cacciatori di “uccidere i cuccioli di capriolo di pochi mesi”, sempre in quell'anno l'attuale ministro all'agricoltura avrebbe approvato le cosiddette “oasi francobollo”, dalla superficie ridottissima e avrebbe (addirittura) promosso la festa dei cacciatori.
Zanoni riporta a galla anche la vicenda della richiesta di liberazione del cacciatore di Treviso arrestato per bracconaggio in Croazia e accusa Zaia di aver costituito una task force di esperti per difendere la legge per le deroghe in Veneto. Il contenuto di quella legge - sostiene Zanoni - successivamente è stato considerato sufficiente dall’Unione Europea per mandare sotto processo l’Italia presso la Corte di Giustizia della Comunità Europea. "Ora rischiamo di incorrere in pesanti sanzioni e a pagare saremo noi cittadini".