All'interno del rapporto annuale della Polizia Provinciale di Piacenza, presentato in questi giorni, sono stati comunicati i risultati ottenuti anche rispetto alla vigilanza in tema di caccia. Oltre a 17 vetture ordinarie, il comando di Piacenza - si è detto nella conferenza stampa - dispone di due autocarri, tre natanti e due moto cross. "Si aspetterebbe mai un cacciatore di vedere arrivare un poliziotto su un enduro?" ha detto in tono scherzoso il commissario Luigi Rabuffi.
In tutto il 2009 sono state segnalate 7 persone alla Procura della Repubblica tra cui un bracconiere che catturava uccelli con l'utilizzo di colla e vischio, un altro che usava un laccio in acciaio per la cattura di ungulati e una persona fermata per l'utilizzo di un richiamo acustico per la selvaggina migratoria, rigorosamente vietato.
“E' il messaggio che infastidisce” interviene un utente (si firma con lo pseudonimo 'Cri Cri') a commento della notizia pubblicata da ilpiacenza.it:, che spiega “su 4000 cacciatori piacentini hanno beccato 7 persone che con il mondo venatorio non c'entravano niente”. E poi “che il commissario Rabuffi ci scherzi su mi infastidisce”. “Passa sempre inesorabile il messaggio – continua - che il cacciatore sia un problema” per altro utilizzando mezzi appositamente disposti tutt'altro che silenziosi “le gambe e un cannocchiale farebbero molto di più!” scrive.
“Chi è dentro al sistema caccia, sa che è un periodo duro" - continua l'intervenuto che parrebbe essere un cacciatore, anche se non lo specifica -. Tante regole strettissime e a volte quasi impossibili da rispettare, multe molto facili e pochissima cacciagione a causa del poco interesse della natura da parte dell'Italia intera. "Siamo tutti colpevoli sotto quest'aspetto”. Ma investire sul controllo esagerato dei cacciatori come soluzione del male principale - secondo l'autore di questo intervento - è solo “specchio per le allodole” per continuare a cementificare quelli che un tempo erano terreni di caccia. Quello sì - scrive ancora questo saggio utente - che rende più del tesserino.