La
vera comunicazione della caccia passa per i fatti, che dicono più di mille parole. Quando la gestione venatoria è in armonia con l'ambiente e le politiche territoriali i risultati si vedono. E' il caso per esempio
dell'Atc Grosseto 6 che rende noto in questi giorni come grazie al
prelievo di oltre 5 mila cinghiali nel 2009 delle 51 squadre di cinghialai, si sia notevolmente
ridotta la spesa pubblica per il risarcimento dei danni agli agricoltori. Il
risparmio è quantificato intorno al 56 per cento rispetto agli esborsi del 2008.
In un momento particolarmente cruciale per la sopravvivenza del comparto agricolo si tratta di un dettaglio tutt'altro che trascurabile. Un esempio lampante lo si ha nella zona di ripopolamento e cattura Casteani, nel comune di Gavorrano, dove i danni sono passati da 14mila e 499 euro del 2008 a zero euro nel 2009.
“Da questo - spiega il presidente dell'Atc Enzo Mori - si deduce l'importanza che l'attività di prevenzione riveste nella gestione del cinghiale dato ormai di cui sono pienamente consapevoli le squadre che cacciano questo selvatico”. All'attività di prelievo si aggiungono infatti i mezzi cosiddetti dissuasivi come le recinzioni elettriche dei vigneti di altre colture pregiate. “A nome del comitato di gestione che rappresento – ha detto ancora Enzo Mori - voglio ringraziare tutti quelli che, a vario titolo, hanno contribuito a realizzare questo importante risultato, fiducioso che la fattiva collaborazione continui con immutato consenso negli anni a venire".
(Corriere di Maremma)