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Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile


martedì 6 aprile 2010
    
Lo scorso 26 marzo a Bruxelles si è tenuta la 43sima Assemblea generale della Federazione delle Associazioni venatorie e per la conservazione della fauna selvatica nell'Unione Europea (FACE), alla quale hanno preso parte le associazioni nazionali di 36 paesi europei.

Sono molte le sfide che si trova ad affrontare il mondo venatorio europeo, immerso in una società sempre più urbana e sempre meno in contatto con la natura, la fauna selvatica e gli ambienti naturali. Come ha sottolineato il Direttore Conservazione della Face, Angus Middleton, è quindi ora più che mai necessario conquistare la fiducia dei non cacciatori, rispettando le loro posizioni. 

Il Presidente della Face, Gilbert de Turckheim, nella sua relazione  ha invece individuato nell'unità di intenti delle associazioni venatorie e di quelle per la conservazione ambientale, una priorità assoluta. Un buon segnale in questo senso c'è. E' la massiccia partecipazione e la crescente collaborazione degli esperti nazionali appartenenti alle associazioni aderenti alla Face, che forniscono una maggiore conoscenza rapportata alle esperienze nei diversi paesi legate ad una serie di temi quali la conservazione della natura, il rapporto con l'agricoltura, il benessere degli animali, i risvolti legali e la comunicazione. Tutto ciò permette di creare ed allargare una vera e propria rete in grado di mobilitare le associazioni dei vari paesi europei per le questioni concrete o per promuovere una caccia sostenibile, soprattutto in virtù della salvaguardia della biodiversità.

Lo dimostra l'adesione di importanti realtà del mondo venatorio e non come la Iaf (associazione Internazionale per la Falconeria e la Conservazione dei rapaci), il Cic (Consiglio Internazionale della Caccia e Conservazione della Fauna Selvatica) e la Elo (Organizzazione Euopea dei Proprietari Fondiari).

 Véronique Mathieu,  presidente dell'intergruppo Caccia Sostenibile, Biodiversità, Attività rurali e forestali, ha sottolineato le buone relazioni e la comunicazione tra le istituzioni dell'UE e cacciatori, richiamando l'attenzione sulle questioni politiche che devono essere seguite dal Parlamento Europeo.
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6 commenti finora...

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Argomenti? Le due lettere aperte sono composte da quattro cartelle, con dati, fatti e circostanze. Sullo storno è una barzelletta, e diciamo poco. Gli storni Italiani si devono salvaguardare a detta della U.E. perchè servono a non far depauperare le popolazioni di storni di Germania e di Polonia ? Capito sig.Gerni ? E Zaia e Prestigiacomo che cosa hanno fatto? E Pecoraro Scanio, e De Castro? Mal comune mezzo gaudio. Che c'entra Berlato ? (non è che io lo debba difendere, si difende benissimo da solo) La questione è in capo alla Commissione U.E e alla Direzione Generale Ambiente, ed al potere di persuasione politica ed amministrativa del Governo Italiano.

da Antonio Pinotti 06/04/2010 23.03

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Difatti se ne intende talmente tanto e bene,che in due anni a prodotto 17 interpellanze al parlamento europeo tutte non attinenti il mondo venatorio.Questi dottor balanzone della politica farebbero meglio il proprio lavoro,proprio al dopo lavoro ferroviario.ciao veci

da Mirko 06/04/2010 19.56

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Perchè non siano brustolini, bisognerebbe sapere di cosa si parla. Altrimenti, altro che brustolini. Queste sono cose che andrebbero fatte fare a Berlato. Se lui, che è a Bruxelles tutta la settimana, non le fa, vuol dire che è un po' difficile. Comunque, si può sempre provare a convincerlo. Ci vogliono argomenti, però, perchè sul piano procedurale il ragazzo se ne intende. Mica come quelli del dopolavoro ferroviario.

da Pietro Gerni 06/04/2010 17.11

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Abbiamo mandato una lettera aperta, nel corso del 2009 ed inizio 2010, al Presidente FACE, al responsabile del Gruppo Caccia Ambiente del Parlamento Europeo, ed al nuovo Commissario all'Ambiente. Notiamo con rammarico che nessuno degli argomenti da noi evidenziati, documentati, studiati, approfonditi, confrontati con le Direttive, è stato posto all'odg dell'Assemblea. Eppure abbiamo conosciuto di persona il Presidente Face e ne avevamo tratto dei buoni auspici. La delegazione Italiana della FACE ha fatto qualche cosa? Noi avevamo posto alcune questioni: La revisione della Direttiva 4o9/79, I dati Ornis penalizzanti per l'Italia, il problema dello storno, la creazione di un'Agenzia Scientifica europea per la tutela ed il prelievo sostenibile della fauna selvatica, un calendario omogeneo per la migratoria relativo al mediterraneo, un piano europeo di lotta ai migratori. Mica abbiamo parlato dei "brustolini"?

da Antonio Pinotti 06/04/2010 16.04

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Daccordissimo con te gelso,l'unica cosa.....servirebbe un poco più di grinta da parte della FACE(ma sono sicuro arriverà)e dico grinta non arroganza,per il resto tutto più che giusto e condivisibile soprattutto quando si parla del rapporto con i non cacciatori,nel rispetto anche delle loro posizioni.Ciao vecio

da Mirko 06/04/2010 15.37

Re:Face: sempre più forte la rete europea per la difesa della caccia sostenibile

Egregi Roby e Marco, ecco un esempio di aggregazione di associazioni, come vi avevo espresso in altro sito, altro che CONFAVI!

da gelso 40 06/04/2010 11.58