Le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste dell'Emilia Romagna, hanno redatto un documento in cui viene chiesta la modifica della Direttiva danni DGR 701/2008, affinchè la gestione del fondo regionale possa essere affidata alle Province e rispondere così in maniera mirata alle singole esigenze del territorio. Il tavolo propone anche che si ipotizzino soluzioni condivise per individuare e definire i parametri che regoleranno i meccanismi di ripartizione delle risorse regionali alle Province sulla base dei risultati conseguiti in termini di miglioramenti ambientali e di buona gestione faunistica.
"Solo in presenza di corretti censimenti delle popolazioni faunistiche presenti sul territorio – si legge nel documento - e solo in presenza di rigorosi piani di abbattimento, si possono garantire pressioni faunistiche sopportabili dall’ambiente e dalle colture agricole limitando i danni al minimo e liberando risorse per gli investimenti agro-ambientali. In caso contrario una pressione faunistica fuori controllo procura, oltre a danni alle colture agricole di difficile liquidazione, il ricorso a sistemi di autodifesa che rifuggono dalle responsabilità politiche di governo ed amministrative di gestione delle Istituzioni”.
Un sistema che, secondo le associazioni firmatarie, consentirà alla Regione di premiare le Provincie impegnate nel miglioramento ambientale e nel miglioramento dei rapporti con gli agricoltori rispetto a quelle meno impegnate.
La nota è firmata da Anuu, Cia, Legambiente, Arci Caccia, Coldiretti, Urca, Enalcaccia, Confagricoltura, Terranostra, Federcaccia, Copagri, Agriturist, Libera Caccia, Ekoclub.