Il testo dell'emendamento che
riformulerà l'articolo 43 sarà presentato nel corso della riunione di oggi della Commissione Agricoltura. Già nella seduta di ieri gli
esponenti di maggioranza e minoranza hanno espresso alcuni pareri.
Per Basilio Catanoso (Pdl), se approvate in via definitiva dalla Camera, le modifiche introdotte con l'articolo 43 dal Senato, metterebbero a rischio l'adempimento degli obblighi comunitari. L'onorevole si è detto tranquillizzato dalla disponibilità del relatore di procedere allo stralcio dell'articolo 43, qualora sullo stesso non venga raggiunto un ampio consenso.
Susanna Cenni (Pd) ha apprezzato il lavoro di mediazione svolto dal relatore, riservandosi, insieme al suo gruppo, di valutare il testo non appena verrà proposto in Commissione. La Cenni ha però ribadito che “non vi è alcuna ragione di modificare l’articolo 18 della legge n. 157, sui calendari venatori, con il rischio di incorrere in ulteriori inadempimenti”. Pertanto qualora non riterrà accettabili le nuove proposte, il Pd insisterà sulla soppressione dell'articolo.
Luca Bellotti (Pdl) ha ricordato che la questione si sta dibattendo sui toni dello scontro ideologico, come appare dall'intasamento in questi giorni delle caselle di posta parlamentari da parte ambientalista che chiede un impegno ai deputati nel contrastare le modifiche alla 157, “con un'intensità – ha detto Bellotti - nemmeno lontanamente paragonabile a quella messa in campo in occasione di eventi eccezionali, come il terremoto di Haiti”. Le modifiche alla legge vanno però affrontate secondo l'esponente del Pdl, soprattutto per contrastare i problemi dei danni causati dalla fauna.
“Le disposizioni dell'Unione Europea devono certamente essere recepite, ma tale recepimento non può ridursi ad un prolungamento della stagione venatoria, con una modifica dei calendari”, così l'esponente dell'Italia dei Valori Anita di Giuseppe che auspica una riforma della 157, escludendo la modifica dell'articolo 18.
Per Angelo Zucchi (Pd), la mediazione raggiunta con i ministeri non modifica il quadro d'insieme delle motivazioni avanzate per lo stralcio dell'articolo 43. Zucchi si appella quindi alle Regioni, esortandole ad invitare la maggioranza a ribadire la posizione assunta lo scorso anno. L'esponente del Pd chiede inoltre alla maggioranza una posizione netta sulla caccia , e visto che - ha fatto notare - dispone dei numeri necessari per dettare la strategia, un’agenda e le priorità, invita la stessa a “sciogliere il nodo del « testo Orsi » e affrontare un percorso di riforma su nuove basi, magari partendo dalla Camera”.