Molte le novità approvate martedì 13 aprile con il testo del nuovo calendario provinciale di Modena (per il 2010 e il 2011). Aumenta la pressione sul cinghiale (si inizia con i prelievi da giovedì 15 aprile, in largo anticipo rispetto allo scorso anno), dal primo giugno la selezione sarà aperta anche al capriolo maschio, inoltre si è dato il via al riconoscimento ufficiale della caccia con l'utilizzo del falco.
Il primo giorno ufficiale di caccia alla piccola fauna stanziale, sarà solo domenica 19 settembre, quando saranno impegnate tutte le doppiette modenesi. Dal 1 settembre si entra nel periodo di preapertura per ghiandaia, cornacchia grigia, gazza e tortora con limitazioni al carniere.
L'anticipo al cinghiale è la novità più importante secondo l'assessore provinciale all'Agricoltura Gian Domenico Tomei che ha sottolinea l'impegno della provincia nel contrastare i danni all'agricoltura. “Già lo scorso anno abbiamo avviato un'azione più decisa che sta dando risultati positivi – ha dichiarato Tomei - , tant'è che ora possiamo affermare che la situazione sta migliorando anche se permangono zone critiche come a Pavullo dove l'obiettivo resta la scomparsa totale di questa specie”. La selezione al cinghiale partirà con alcuni giorni di ritardo, i tesserini verranno infatti distribuiti a breve, dopo l'emanazione del Piano venatorio.
Per la beccaccia è prevista la chiusura anticipata al 31 dicembre, mentre il fagiano e la lepre saranno cacciabili fino al 6 dicembre. Per quanto riguarda la piccola fauna stanziale, nelle prime due giornate di caccia ogni cacciatore non potrà abbattere più di un capo; per ogni appostamento temporaneo non potranno cacciare contemporaneamente più di due cacciatori e di norma si userammo capanni portatili prefabbricati.
Consentita dalla legislazione nazionale, insieme alla caccia tradizionale e quella con l'arco (quest'ultima però ancora vietata in regione) per la caccia al falco nel modenese varranno d'ora in poi le disposizioni previste per la fauna stanziale. A Modena sono tre i falconieri autorizzati per l'addestramento. Previsto l'ausilio anche di un cane che ha il compito di cercare la selvaggina, alzarla in volo o farla correre; a quel punto entra all'opera il falco. Le prede preferite sono fagiani, pernici rosse e anatre.
(Provincia di Modena)