Ambra Velletrani, 22 anni, ci parla della caccia da esterna: non la pratica ma ha una grande ammirazione per l'arte venatoria e i cacciatori. “Posso dire quello che esprime mio padre, grande cacciatore: è una pratica affascinante che se fatta con passione può dare molte soddisfazioni e sa rendere unico tutto ciò che la circonda”.
Ambra fa la commessa e vive ad Ardea, nel cuore della provincia di Roma, pensa che la caccia possa contribuire a risolvere i problemi della società soprattutto grazie all'apporto economico tramite “posti di lavoro, soprattutto per quanto riguarda l'abbigliamento, le armi, le cartucce e i vari accessori” ma non solo, contribuisce in modo determinante alla tutela dell'ambiente; “i cacciatori vegliano sul benessere della flora e della fauna”, ci scrive Ambra, che spezza poi una lancia nei confronti di chi a caccia sa rispettare le regole e pretende che siano fatte rispettare a tutti, per il bene della passione venatoria e dell'ambiente.
C'è anche il bracconaggio, dice. “Nel nostro territorio (Latina e Roma) – sottolinea Ambra che riporta ciò che le ha raccontato il padre - i controlli da parte delle guardie venatorie e delle guardie forestali non sono molto frequenti”, così i vari bracconieri la fanno franca.
Per Ambra occorre poi pensare ad opportune campagne di informazione per sensibilizzare i non cacciatori ed incentivare le buone pratiche venatorie.
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