“Finalmente abbiamo messo l'Italia e le regioni in condizione di rispondere a tutti i punti sulla caccia che finora erano stati oggetto di infrazione dalla commissione Europea. E non si dica che abbiamo allungato il calendario venatorio, semmai e' vero il contrario''. Così Isidoro Gottardo (Pdl), relatore dell'emendamento 43 sulla caccia, nonché della proposta di mediazione votata ieri dalla Commissione, commenta il risultato raggiunto.
'Il mio obiettivo era di avere un ampio consenso su tutto l'emendamento - spiega Gottardo - L'ho avuto invece per i 9/10, cioe' non su quello che era il cuore dell'emendamento, passato a maggioranza''. La cosa importante e', commenta Gottardo, ''che non si sia intaccato il principio che la fauna e' sia patrimonio dello Stato, e percio' e' necessaria la convalida dell'Ispra, il cui parere sulle analisi scientifiche a sostegno di un eventuale posticipo e' vincolante''.
Gottardo respinge le accuse rivolte al testo rispetto ad una possibile caccia indiscriminata per tutto l'anno."Nel testo votato infatti, la caccia e' vietata in alcuni periodi, come quello di nidificazione e riproduzione che, spiegano gli esperti, a volte coincidono con l'inizio del calendario venatorio, quindi settembre. ''Il che - conclude Gottardo - vuol dire restringere in alcuni casi il periodo di caccia''.
(ANSA)
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