La stampa nazionale sta dando grosso risalto al sit in organizzato da ben 20 associazioni animaliste e ambientaliste italiane contro il provvedimento in Comunitaria sulla caccia. Le associazioni (Altura, Amici della terra, Animalisti Italiani, Associazione Vittime della Caccia, Cts, Enpa, Fare Verde, Greenpeace Italia, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu - BirdLife Italia, Memento Naturae, Mountain Wilderness Italia, No alla Caccia, Oipa, Vas, Wwf, Italiacontro) hanno paventato le più catastrofiche conseguenze sulla selvaggina migratoria, per la possibilità di cacciare oltre il periodo canonico della caccia (in realtà - e lo ha ribadito anche il relatore del testo arrivato alla Camera, l'on. Gottardo - è tutt'altro che così e nulla si potrà approvare se non ci saranno le opportune condizioni scientifiche).
La protesta però pare sia il solito fumo negli occhi. Quello che in molti hanno omesso di raccontare è infatti che i manifestanti riuniti fino al primo pomeriggio di oggi, non sono più di 200. A riferirlo è l'agenzia Asca, sulla base dei dati della Questura.
Le proteste proseguiranno anche nel pomeriggio in concomitanza con la discussione alla Camera del Disegno di Legge ”Comunitaria 2009”. Probabilmente visti i toni esagitati e fuori dalla realtà diffusi dalle più disparate associazioni ambientaliste, qualcun'altro si aggregherà alla mischia. Forse ignorando i veri contenuti del provvedimento, convinti di difendere la fauna selvatica dalla furia di una piccola lobby, descritta da alcuni parlamentari come una categoria che ha voglia di “sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale".