“Posticipare i termini attuali della stagione venatoria non significa allungarla”. Con queste parole il ministro Stefania Prestigiacomo ha spiegato ieri la sua soddisfazione per l'approvazione dell'articolo 43 modificato. “Per ciascuna specie – ha continuato Prestigiacomo - il numero di giornate di caccia ''resta invariato''. Secondo il Ministro il posticipo di dieci giorni sarà certo possibile ma solo per singole specie e per singoli territori, sempre che l'Ispra lo autorizzi sulla base delle esigenze di tutela dell'ambiente e del patrimonio faunistico.
''In questi giorni - ha sottolineato quindi il ministro - è stato detto e scritto tutto, che si apriva alla deregulation, alla mattanza. Il voto del parlamento a larghissima maggioranza dimostra che la verità è ben diversa". Il testo approvato per la Prestigiacomo "consente di superare un contenzioso trentennale con l'Unione Europea che ci sarebbe costato caro e di colmare vuoti legislativi che di fatto consentivano alle regioni delle deroghe''.
Secondo il Ministro, il provvedimento approvato "migliora la qualità della tutela della fauna in Italia e afferma il ruolo centrale dell'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) quale autorità scientifica deputata alla valutazione e approvazione delle proposte del territorio.
''A parte poche posizioni di dissenso personale - ha concluso Prestigiacomo - la camera dopo anni di scontro ideologico sul tema della caccia, ha discusso oggi con maturità ponendo in primo piano le esigenze dell'ambiente su un tema che fino a oggi ha sempre diviso''.
(Ansa)