L'eccessiva presenza di cinghiali sta mandando in crisi i coltivatori di mais del comune di Cherasco , in provincia di Cuneo, che denunciano grossi danni economici. Il problema pare sia in costante aumento. Le devastazioni degli ungulati, sostengono gli agricoltori, non vengono risarciti nella loro complessit�ma soltanto relativamente al valore del prodotto seminato.
“Quest’anno sono già state effettuate due battute di caccia nel territorio cheraschese – spiega Giorgio Bergia, responsabile di zona della Coldiretti – la prima ad inizio aprile, e la seconda venerdì scorso, ma tutte due hanno prodotto pochi risultati”. Ora la Coldiretti chiede un intervento più massiccio alla Provincia e all'Atc CN1 ma mette sotto accusa anche una riserva venatoria privata nelle vicinanze, che a detta di Bergia, attira gli ungulati, che qui trovano l'habitat ideale.
Sul quotidiano TargatoCn viene riportata la dichiarazione di un agricoltore, che esasperato dalle devastazioni ha catturato lui stesso, con un'apposita gabbia, un cinghiale. “Avvisata la guardia forestale dell’avvenuto – dichiara Maurizio Panero - l’animale mi è stato lasciato come risarcimento danni. Forse non tutti gli agricoltori sanno di questa possibilità – conclude Panero – soluzione che non risolve certamente tutti i problemi, ma che può diminuire il numero di animali liberi in giro e quindi dare un aiuto a tutti.”