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(DIRE) Roma, 10 mag. - Agli Ecologisti democratici incarichi all'intero del Pd: la segreteria nazionale, fa sapere una nota, ha nominato i responsabili di settore all'interno del dipartimento Ambiente del Partito democratico guidato da Stella Bianchi. Per effetto delle nomine, Marco Ciarafoni diventa responsabile politiche Faunistiche e biodiversita', Alessandro Bratti responsabile per le politiche sul Ciclo dei rifiuti, Dario Esposito per il settore Citta' sostenibili, Chiara Braga per la Difesa del suolo, mentre Giovanni Lattanzi sara' il coordinatore del Dipartimento.
Questi esponenti Ecodem vanno ad aggiungersi a Francesco Ferrante, gia' responsabile politiche sui Cambiamenti climatici ed energia.
"Le nomine della segreteria del Pd- commenta Fabrizio Vigni, presidente Ecodem- oltre a valorizzare capacita' e competenze dei nuovi membri del dipartimento Ambiente, rappresentano anche il significato di un evidente riconoscimento al lavoro dell'associazione ed al suo impegno". Un impegno, ricorda, "profuso in questi anni nel consolidare il profilo riformista ed ecologista del Pd e a renderlo coerente con le sue scelte programmatiche".
(Il Velino) - "Esprimo piena soddisfazione per la decisione del Pd di assegnare la responsabilita' delle politiche relative alla fauna ed alla biodiversita' a Marco Ciarafoni": questo il commento di Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arci Caccia sui nuovi incarichi tematici ufficializzati dalla segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Condivido pienamente - continua Osvaldo Veneziano - la decisione del Pd di attrezzarsi ulteriormente per seguire con attenzione questa materia che stimola passioni, talvolta contrapposte, che occorre sempre portare a sintesi unitaria, nell'interesse del paese e di politiche di sviluppo e valorizzazione della migliore tradizione rurale e del patrimonio ambientale e faunistico".
"Apprezziamo che la scelta sia andata ad una personalita' come Marco Ciarafoni, impegnata da anni nell'associazionismo ed in politica, sempre alla ricerca di una sintesi virtuosa delle diverse istanze presenti nella societa'". "Nell'autonomia dei diversi ruoli - conclude il presidente Arci Caccia - ci auguriamo che la discussione si arricchisca delle esperienze regionali e territoriali per realizzare nel concreto politiche di gestione e conservazione che facciano bene alle nostre campagne, a quanti ci vivono, operano e le frequentano".