Quanto è successo pochi giorni fa a Sussisa dovrebbe farci riflettere e convincere tutti della necessità di fare un passo indietro, a vantaggio della civiltà. Una tragedia dettata da un folle gesto si porta via la vita di 3 persone. Castagnola era un cinghialaio esperto e negli ultimi tempi aveva dovuto avere a che fare con una sotto cultura animalista che non ne voleva sapere di tollerare lui ed i suoi compagni. Leggendo le cronache locali ci rendiamo conto che quest'uomo era vessato da tempo da contestatori di questo tipo, spuntati come funghi dalla vicenda del cinghiale Piero, sempre più agguerriti. Da quella storia in poi il clima è divenuto sempre più teso.
C'è chi ipotizza che proprio lui fosse stato preso di mira perchè ritenuto responsabile della scomparsa del famoso cinghiale, caro a questa gente perchè ormai addomesticato. Tanto che Castagnola, un uomo piuttosto anziano con diversi problemi economici, si sentiva addirittura perseguitato dagli animalisti, come riporta questa mattina Il Corriere della Sera. Pare si fosse rivolto non molto tempo fa ad un agente della polizia provinciale, che gli aveva consigliato di affidarsi ad un avvocato.
I due volontari, poi uccisi, erano già stati a trovarlo. Paola Quartini in particolare si era recata più volte nell'abitazione di Castagnola per controllare lo stato di salute dei cani, fino ad ottenere nel giro di un anno il decreto di sequestro. Sono in molti nel paese a sostenere che Castagnola in realtà i suoi cani li amava e che a loro dedicava gran parte del suo tempo libero. La struttura in cui li teneva era stata visitata anche da una responsabile dell'Enpa, Rosanna Zanardi, che aveva invece rilevato le buone condizioni dei cani.
Secondo il senatore Franco Orsi (Pdl), che è anche sindaco di Albissola, una cittadina non molto lontana da lì, va ripensato il ruolo delle guardie zoofile. “Va benissimo che le associazioni animaliste facciano i controlli – ha detto - ma certe operazioni come i sequestri non andrebbero affidate a volontari. Non devono esserci crociate personali che possono avere effetti catastrofici”. Della stessa opinione l'on. Gabriele Cimadoro (Idv) per cui "strappare gli animali ai padroni è un atto di violenza tale capace di accecare un uomo".
Di parere opposto il sottosegretario Francesca Martini, fautrice di alcune disposizioni di legge che enfatizzano il potere e la libertà d'azione delle associazioni animaliste. "Da sempre - sottolinea Martini - considero le guardie ecozoofile un patrimonio di estremo valore per le istituzioni e per il territorio. Fatti di una violenza inaudita come questo pongono in evidenza la assoluta necessità che i gestori di canili, di qualsiasi natura, siano sottoposti a valutazione di ordine morale ed equilibrio comportamentale e psichico, nonchè debbano in futuro certificare una formazione in materia, un percorso su cui mi muoverò immediatamente sul piano legislativo".
Forse l'esasperazione di Castagnola lo ha portato ad uscire di senno, non lo possiamo sapere. Ma della necessità di evitare certi opposti estremismi, che ostacolano una reciproca comprensione, siamo più che certi.