A Brescia si è costituito il Coordinamento Unitario Provinciale delle Associazioni Venatorie. Le associazioni bresciane hanno deciso di unirsi per poter rispondere, dicono, in modo univoco e chiaro alle problematiche e alle esigenze dei cacciatori bresciani. Tra le urgenze definite nell'incontro costitutivo ci sono in primis le deroghe e la "questione" Mantova, per cui verranno programmati precisi incontri istituzionali.
In merito alle deroghe si attendono i risultati dalla Commissione di esperti voluta dall'assessorato caccia della Regione al fine di trovare una soluzione alla sospensiva chiesta dalla Corte di Giutizia Europea. “Crediamo – scrive il Coordinamento - che sia giunto il momento per porre fine alla ciclicità annuale delle leggi sul prelievo in deroga per dare una volta per tutte alle decine di migliaia di appassionati lombardi la certezza dei propri diritti e non solo quella dei propri doveri”.
Situazione complicata per la “questione Mantova”, dove i 6 Atc, riferisce il Cupav, stanno per mettere in atto, “con la complicità dell’Amministrazione Provinciale di Mantova ed il parere dell’Ufficio Legale della regione Lombardia, un’epurazione senza precedenti dei soci cacciatori non residenti,soprattutto bresciani”. “Colpevoli di questa situazione – puntualizzano le associazioni - anche i legislatori regionali che hanno regolato la questione con due articoli di legge sostanzialmente in contraddizione e che, nonostante di reiterati inviti a sistemare le cose, hanno sempre fatto orecchie da mercante,impegnati in battaglie venatorie molto più remunerative dal punto di vista mediatico-elettorale da reiterare annualmente, lasciando invece irrisolti molti cavilli burocratici”.
Il Coordinamento pensa anche alla modifica della legge regionale 26/93, per rispondere in modo definitivo alle nuove strategie del mondo ambientalista, che ricorre sistematicamente al Tar contro la caccia. “Chiederemo di modificare la legge – scrivono le associazioni unite - inserendo nella stessa per esempio il numero dei roccoli in provincia di Brescia, il numero delle giornate da appostamento fisso in ottobre e novembre e la pre-apertura al primo di Settembre”.
Tra le prime iniziative il Cupav ha indirizzato una missiva al presidente Berlusconi richiedendo le dimissioni del Ministro Michela Vittoria Brambilla per le recenti affermazioni pubbliche sull'abolizione della caccia.