Pochi giorni fa la Senatrice Poretti (Pd) criticava aspramente la scelta della Provincia di Arezzo di scontare l'iscrizione agli Atc ai cacciatori più anziani (oltre 75 anni), definendo il gesto dannoso per le casse dell'ente e contrario al volere dei cittadini. Ora il Presidente Roberto Vasai risponde a quelle affermazioni, difendendo con fermezza quel provvedimento. “Mi pare che lei abbia una conoscenza piuttosto superficiale della questione” scrive alla senatrice, a cui attribuisce affermazioni fuorvianti e inesatte.
Come la tesi secondo cui le quote pagate dai cacciatori servano per affrontare i danni all'agricoltura degli stessi cacciatori. “E’ sbagliato e privo di buon senso pensare che i cacciatori distruggano le coltivazioni – sostiene il Presidente -. In realtà i danni – e mi pare sin troppo ovvio – sono provocati dai cinghiali, dai caprioli, dai daini, dagli storni e così via. Non è difficile avere conferma di ciò, basta che chieda agli agricoltori”. Inoltre, continua la missiva, è inesatto affermare che la diminuzione delle quote provocherebbe uno scompenso finanziario nel bilancio dell'ente.
E' proprio a fronte di una buona gestione degli Atc che questa misura sarà possibile, afferma il Presidente, che sottolinea "hanno sempre pagato e continueranno a pagare i danni". Insensata anche l'accusa in merito alla pericolosità della caccia. “Nessun anziano in provincia di Arezzo è stato protagonista di incidenti ad Arezzo negli ultimi 5 anni!” puntualizza.
Quello degli incidenti venatori è un problema serio che la Provincia non ha mai sottovalutato e su cui Vasai promette la massima attenzione anche in futuro, ma lontano dalle strumentalizzazioni. “Ora – scrive alla Poretti - mi aspetto di conoscere sua posizione sulle stragi del sabato sera, che provocano ben più morti e feriti rispetto all’attività venatoria. Quale soluzione dobbiamo immaginare per questo problema : chiudere tutte le discoteche, o proibire la vendite di alcolici, o togliere la patente a tutti i giovani?”.
Alla luce di queste considerazioni, risulta quindi sbagliato demonizzare la categoria dei cacciatori, così come qualsiasi categoria di cittadini che agiscono nel rispetto della legge. E' con l'esperienza di una delle Province in cui la caccia è meglio integrata, che il Presidente Vasai ricorda alla Poretti l'importanza della collaborazione dei cacciatori rispetto alle politiche di controllo sullo sviluppo della fauna, essenziali per aiutare l'agricoltura a sopravvivere e alla sicurezza delle persone.