Ecco come la caccia può concretamente operare in favore della biodiversità. L'Atc Lucca 12 ha messo in cantiere un'importante opera di recupero di alcune zone umide di interesse faunistico e venatorio per renderle più adatte alla sosta e all'attività trofica della fauna acquatica e al tempo stesso tutelare le tradizioni venatorie locali. E' quanto prevede il progetto di Alfonso Lenzoni, delegato provinciale di Acma Fidc, in collaborazione con le associazioni venatorie provinciali.
Dai risultati della prima fase di pianificazione, curata dal professor N. Emilio Baldaccini, ordinario di Etologia all'Università di Pisa, dal dr. Lorenzo Vanni e dall’ing. Alfonso Lenzoni, emerge la priorità di creare habitat, differenziati per morfologia, vegetazione, colture e profondità delle acque, in grado di costituire ambienti naturali particolarmente idonei a numerose specie di uccelli, aperti ad una gestione programmata della caccia e ad iniziative didattico-naturalistiche. Si tratta quindi di recuperare terreni agricoli di non particolare pregio nel comprensorio di Massaciuccoli e nell'area del Lago di Bientina (con la loro trasformazione in aree stabilmente allegate). Miglioramenti sono previsti anche nelle aree di pre parco nel padule di Massaciuccoli (corretta gestione del canneto, piantumazione di idrofite e colture a perdere).
Il progetto, che si inserisce nelle linee di pianificazione e recupero ambientale ai fini faunistici delineate dall’attuale legge quadro sulla caccia, prevede il coinvolgimento di privati ed Enti territoriali quali la Provincia di Lucca, il Parco Regionale Migliarino – S. Rossore – Massaciuccoli, i Comuni di Viareggio, Massarosa e Capannori.