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Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca


martedì 18 maggio 2010
    
Ecco come la caccia può concretamente operare in favore della biodiversità. L'Atc Lucca 12 ha messo in cantiere un'importante opera di recupero di alcune zone umide di interesse faunistico e venatorio per renderle più adatte alla sosta e all'attività trofica della fauna acquatica e al tempo stesso tutelare le tradizioni venatorie locali. E' quanto prevede il progetto di Alfonso Lenzoni, delegato provinciale di Acma Fidc, in collaborazione con le associazioni venatorie provinciali.

Dai risultati della prima fase di pianificazione, curata dal professor N. Emilio Baldaccini, ordinario di Etologia all'Università di Pisa, dal dr. Lorenzo Vanni e dall’ing. Alfonso Lenzoni, emerge la priorità di creare habitat, differenziati per morfologia, vegetazione, colture e profondità delle acque, in grado di costituire ambienti naturali particolarmente idonei a numerose specie di uccelli, aperti ad una gestione programmata della caccia e ad iniziative didattico-naturalistiche. Si tratta quindi di recuperare terreni agricoli di non particolare pregio nel comprensorio di Massaciuccoli e nell'area del Lago di Bientina (con la loro trasformazione in aree stabilmente allegate).
  Miglioramenti sono previsti anche nelle aree di pre parco nel padule di Massaciuccoli (corretta gestione del canneto, piantumazione di idrofite e colture a perdere).
 
Il progetto, che si inserisce nelle linee di pianificazione e recupero ambientale ai fini faunistici delineate dall’attuale legge quadro sulla caccia, prevede il coinvolgimento di privati ed Enti territoriali quali  la Provincia di Lucca, il Parco Regionale Migliarino – S. Rossore – Massaciuccoli, i Comuni di Viareggio, Massarosa e Capannori.  
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6 commenti finora...

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

Bene Atc 12 la mia. Sono anni che vado in "padule" a pesca ed ho vissuto il lago sin da bambino quando mio padre aveva uno splendido chiaro agli accquatici; 25 anni fà il lago VIVEVA grazie ai cacciatori che tenevano i canali ed le fosse per accedere ai siti puliti dalla vegetazione. Poi un giorno venne il wwf che ordinò di non poter più accedere nel lago con barche a motore, ma loro avevano ed hanno tutt'ora, un barcone passeggeri con ben ottanta cavalli. (loro si i cacciatori com max. sei cavalli non potevano/possono più) In seguito arrivò LIPU che sappiamo tutti che razza di teste siano, che con le parole in bocca "bio diversità" (di cui non conoscono il significato) etc hanno fatto in modo che le varie attività venatorie fosero ridotte sempre di più fin quasi a sopprimere la caccia nel Massaciuccoli. OGGi nel 2010 LIPU e WWF si lamentano che i trampolieri nel lago non sostano più; la risposta è esageratamente semplice.... le marcite create e mantenute dai cacciatori sono scomparse e l'ecosistema del lago è stato completamente stravolto perche ad oggi si trovano solo acque profonde o canneti a dismisura. Questo è qullo che rimane dello splendido lago di Massaciuccoli tanto decantato dal compositore Puccini (tra l'altro grande cacciatore) Ciao a tutti

da L.B. 18/05/2010 20.23

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

che cominciassero con un progetto serio per risanare il lago di massaciuccoli e canali emissari....sono 15 anni che lago e padule hanno l'acqua ed il fontale di fogna!!!!dove finiscono i soldi che la comunità europea dà al parco & company?

da Lore 18/05/2010 20.21

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

x mario: se vuoi informazioni da me in merito a quanto chiedi non te ne posso dare, se l'ass. che citi ha un sito, consultalo. Ti saluto

da Fromboliere 18/05/2010 11.33

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

sbaglio o quanto detto da fromboliere è proposto dall'associazione italiana wilderness? qualcuno mi può dare maggiori informazioni?

da mario 18/05/2010 11.21

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

e poi ci criticano.....

da max1964 18/05/2010 11.05

Re:Caccia e biodiversità. Recupero zone umide Lucca

Scrissi già nel passato e per ogni dove. "Acquisto di terreni da rendere 'modelli venatori'. Offerta di lavoro a guardiacaccia, avvocati da prima linea, veterinari, agrari e naturalisti," Ora l'evidenza di queste necessità da me elencate, sorge spontanea anche in quelle menti che hanno capito che se non ti prendi i territori e li metti a profitto secondo sistemi moderni e bilateralmente condivisibili, qualcuno lo farà prima di te, ma certamente non per andarci a caccia. Ora resta da vedere come sarà interpretata, dai contrarians, l'intenzione di cacciare all'interno di questi spazi. Se si parla di caccia sostenibile questo dovrà e potrà essere dimostrato con ogni mezzo e sopratutto con quelli di cui sopra si parla.

da Fromboliere 18/05/2010 10.41