“In Parlamento non esiste un partito capace di essere veramente paladino della difesa venatoria”, così Caccia Ambiente interviene dopo le vicende politiche che hanno visto l'approvazione dell'articolo 43 della Comunitaria e le contrastanti considerazioni sulla questione.
In questo senso, sottolinea Caccia Ambiente, non c'è da meravigliarsi se nello stesso partito coesistano favorevoli e contrari alla caccia. I partiti tradizionali – scrive la Direzione Nazionale - oggi tendono a raggruppare più interessi possibili al fine di incassare il maggior numero di consensi creando così quel sistema della politica italiana dove il voto conta più del progetto e gli interessi più dei valori, il tutto a scapito di una vera identità di partito che tende così ad assomigliare sempre più ad un minestrone elettorale”.
Caccia Ambiente rileva con favore l'ultima dichiarazione del Senatore Carrara, secondo cui c'è bisogno di un partito dei cacciatori. “Allargando gli orizzonti - si legge nella nota - vi accorgerete che un partito diverso esiste e sta crescendo”. Caccia Ambiente assicura quindi il proprio impegno nel portare avanti gli interessi del mondo venatorio e del mondo rurale: “se siete stanchi di trovarvi di fronte a chi nella stesso minestrone dice si alla caccia ed è poi smentito dal suo collega o compagno – dichiara il partito - allora l’unica e ultima alternativa è Caccia Ambiente che sulla caccia ha un unico pensiero: Si e per sempre con passione e determinazione”.