Per combattere i cinghiali, vera calamità per l'agricoltura da nord a sud, c'è chi sperimenta nuovi e ingegnosi stratagemmi. Come gli agricoltori delle campagne di Roggiolo e Samolaco, due comuni della Val Chiavenna (SO), che hanno pensato di allontanare i fastidiosi animali dalle proprie colture utilizzando l'odore dell'orso.
Lo scorso anno hanno sistemato lungo tutto il margine dei campi coltivati dei paletti con l'apposita soluzione arrivata dalla Germania. “Su ogni paletto – ha spiegato al quotidiano La Provincia di Sondrio Danilo Ciocca, agricoltore di Casenda - sono state montate una striscia di metallo che produce un riflesso e delle spugne impregnate di una sostanza che diffonde l'odore del predatore. Il cinghiale sente l'odore e sta alla larga. Questo processo deve essere ripetuto ogni due settimane. Li abbiamo installati per la prima volta l'anno scorso, dopo che la prima semina era stata mangiata dai cinghiali”.
Negli ultimi anni la situazione agricola di queste zone ha raggiunto livelli critici proprio per i tanti cinghiali, una vera e propria invasione che ha comportato la distruzione di interi raccolti. Gli stessi agricoltori poche settimane fa hanno sollecitato le istituzioni a promuovere un piano di abbattimento efficace. Il problema è legato anche alla sicurezza dei cittadini che rischiano incidenti stradali e per gli escursionisti.
“Ci siamo attivati per favorire la presentazione di una richiesta di risarcimento dei danni da parte dei contadini – ha spiegato il sindaco di Samolaco Andrea Bianchi -. Negli ultimi giorni a Samolaco sono stati visti numerosi capi e un cinghiale è stato abbattuto. A questo punto appare più che necessaria una soluzione rapida del problema, da ricercare attraverso il coinvolgimento delle istituzioni che hanno la competenza in questi settori. Serve un piano di selezione, anche perché non è un animale originario di questa valle e visto che non ha predatori il numero aumenta molto rapidamente”.