In occasione della Conferenza Nazionale per la biodiversit�in corso a Roma, Marco Ciarafoni, responsabile sulle Politiche Faunistiche e Biodiversità per il Pd, critica l'immobilità del Governo sulla salvaguardia dell'ambiente e della diversità biologica. Secondo il rappresentante del Pd "le decisioni finora prese dal Governo e dal centrodestra sui temi ambientali e la preparazione burocratica e centralistica della Conferenza, avvenuta senza alcuna interlocuzione seria con le regioni, gli enti locali, le forze sociali e produttive - sottolinea l'esponente del Pd -, sono una pessima premessa per definire una convincente Strategia nazionale sulla Biodiversità, tanto importante quanto necessaria per dare concretezza a generici auspici di intervento”.
Il Pd, tramite Ciarafoni punta il dito sulle “scelte sbagliate” dell'esecutivo in merito a importanti temi che pesano sul piano ambientale in tema di condoni edilizi, taglio delle risorse per la difesa del suolo, riduzione di occupazione di territorio naturale, riapertura del conflitto sull`attività venatoria, marginalizzazione dell`attività dei Parchi, mancanza di misure in grado di valorizzare la biodiversità agraria e alimentare e mancato sostegno alla ricerca pubblica.
“Serve dunque – puntualizza Ciarafoni - un cambio di passo e impegni che vadano in tutt`altra direzione. E` un pacchetto di dieci proposte ("più biodiversità, più qualità della vita") che il Pd mette in campo e sul quale avvierà il lavoro parlamentare e territoriale".
Tra le priorità definite dal Pd si parla di: ripristinare adeguati finanziamenti alle aree protette, ristornare alle Regioni le tasse venatorie di concessione governativa da destinare alla gestione ambientale, emanare Dpr per evitare possibilità di abbattere specie protette, vietare l'uso di Ogm, chiudere le procedure di infrazione comunitarie, destinare più soldi alla ricerca ambientale - rafforzamento Ispra, incrementare la biodiversità agricola e mantenere e rafforzare lo stretto rapporto tra caccia conservativa e tutela ambientale.