A fronte degli eventi di questi giorni che circondano il mondo della caccia, vedi sospensione della preapertura in Sicilia e le discussioni sulle modifiche alla 157, aumentano i fermenti del mondo della politica attorno al tema venatorio. L'assessore alla caccia del Veneto Elena Donazzan, ha annunciato pressioni all'attuale governo per modificare il decreto ministeriale del 17 ottobre 2007 voluto da Pecoraro Scanio in tema di Ambiente e della Tutela del territorio, che perpetua i suoi effetti ancora oggi ponendo vincoli in tema di caccia definiti puramente ideologici dalla Donazzan, e senza alcun fondamento scientifico. Dal canto suo, il ministro per le politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, ha annunciato che discuterà presto con il ministro titolare della delega all'ambiente Stefania Prestigiacomo per le modifiche necessarie al provvedimento di legge, facendosi portavoce del disagio dei cacciatori. “Le forti limitazioni stabilite da quel provvedimento di legge che recepisce le direttive europee in tema di Zps, cioè Zone a protezione speciale e Sic, siti di interesse comunitario - ha dichiarato Zaia - si ripercuotono con effetti nefasti anche sul mondo rurale e agricolo perché quelle aree, che vanno pur difese e protette, sono state disegnate in modo arbitrario, spesso inadeguato a difendere gli ecosistemi e, contemporaneamente, a garantire una gestione corretta dell’attività venatoria e le giuste aspettative di crescita di molti imprenditori agricoli”. Zaia ha concluso augurandosi “di poter presto discutere insieme al ministro Prestigiacomo di come dare risposta alle legittime aspettative del mondo venatorio e di quello rurale“.