Il gruppo consiliare della Lega Nord in Veneto ha presentato il progetto di legge sulla caccia in deroga. Il testo, sottoscritto dal governatore Luca Zaia, è osteggiato anche quest'anno dalla Lac (Lega per l'abolizione della caccia) la quale sostiene che le specie oggetto del provvedimento, Fringuello, Prispolone, Pispola, Frosone, Peppola e Storno, sono “utili all'agricoltura e alla lotta naturale agli insetti dannosi anche per l'uomo”, visto che si nutrono anche di zanzare e mosche.
''Se il progetto dovesse diventare legge - ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto- si andrebbe ad aggravare ancor di più la situazione di violazione alla Direttiva comunitaria ''Uccelli'', la 2009/147/CE, che ha costretto la Commissione Europea ad aprire nel 2004, su nostro ricorso, una procedura d'infrazione contro l'Italia, la n. 2004/4926, dedicata proprio alle deroghe di caccia della Regione Veneto, procedura ormai arrivata all'esame della Corte di Giustizia".
"Evidentemente - continua Zanoni - il Presidente Zaia pensa più alle voglie di una sparuta minoranza del mondo venatorio che al diritto di tutti i veneti di vedere la natura protetta e tutelata".
La Lac non starà a guardare. "Ora - annuncia il presidente della Lac veneta - studieremo una strategia con tutte le associazioni di tutela dell'ambiente per impedire l'ennesima legge fatta sulle penne degli uccelli e sulle tasche dei contribuenti''.
Apprendendo con stupore che la Lac è attenta alle esigenze dell'agricoltura e alla salute umana (si sa, le zanzare sono una vera emergenza sanitaria), ora ci aspettiamo un fantasioso intervento anche sulla questione nutrie. Dopo aver caldamente consigliato ai bambini di accarezzarle, perchè affatto pericolose e degne d'affetto, ora dirà anche che sono utili alla tutela degli argini?
(Asca)