Al seguito della ministra del turismo, che ha proposto di abolire la caccia, un'attività lecita e sancita dalla legge in tutto il mondo, l'associazione animalista Aidaa rilancia: non solo abolirla ma rendere la caccia un reato penale, punibile con il carcere e multe salatissime.
A sostegno di questa proposta l'Aidaa ha annunciato una raccolta di firme su scala nazionale che verrà portata avanti anche via mail (basterà inviare un messaggio all'associazione che recita “aboliamo la caccia e rendiamola un reato”).
"Uccidere creature vive e senzienti al solo scopo di sport e divertimento è abominevole – dichiara Lorenzo Croce, presidente dell'associazione - si tratta di un omicidio a sangue freddo di creature che vengono uccise solo per l'egoistico divertimento di una minoranza di uomini sanguinari - spiega - senza contare poi le decine di vittime umane causate ogni anno dai cacciatori. In una società evoluta la caccia come sport non solo deve essere abolita ma va considerata per quel che è: un omicidio di creature viventi, e quindi reato da inserire nel codice penale".
La campagna dell'associazione immagina un percorso ad obiettivi: eliminare il porto d'armi, sequestrare tutti i fucili e infine abolire la caccia dichiarandola reato penale.