Una proposta che tenga in considerazione le esigenze più sentite del mondo venatorio, compresa l'apertura durante la prima settimana di settembre, sulla falsa riga di quanto elaborato nel calendario della stagione 2006 - 2007. E' quanto hanno richiesto gli assessori provinciali perugini Franco Granocchia (Idv) e Massimiliano Capitani (Pd) per la definizione del calendario venatorio regionale. Su questi punti i due consiglieri hanno chiesto che venga aperto un immediato confronto con la Regione, anzitutto convocando la Commissione consiliare dell'Assessore Regionale alla Caccia Fernanda Cecchini, così da giungere ad una soluzione partecipata.
"Nel mese di settembre 2009 il Consiglio Provinciale - spiegano nel documento Capitani e Granocchia - ha approvato all'unanimità un ordine del giorno nel quale si chiedeva un giorno di apertura unica per la stagione venatoria in Umbria. Tra i punti vari analizzati dalla suddetta proposta (diversa concezione della mobilità venatoria, nuovo regime di deroghe per alcune specie, etc.) uno di quelli di maggior rilievo comprendeva la possibilità per i cacciatori di abbattere diverse specie di animali oltre alla tortora e al colombaccio. L'apertura della caccia a due sole specie - spiegano i consiglieri - ha causato una pressione venatoria tale da mettere a rischio la presenza stessa delle due specie sopra citate nel nostro territorio".
"Alcune associazioni venatorie - affermano i consiglieri - tra le quali Federcaccia ed Enalcaccia si sono espresse favorevolmente in merito alla possibilità di un'apertura unica e che nella stagione 2006/2007 questa fu già sperimentata con ottimi risultati. Da notizie in nostro possesso - dicono - la Regione Umbria starebbe in questi giorni elaborando un Calendario Venatorio che ripropone il criterio della doppia apertura. Tale criterio della doppia apertura appare chiaramente penalizzante rispetto a tutte le tipologie di attività venatoria con un'inopportuna distribuzione temporale delle possibilità di caccia e con un approccio che tiene poco conto della necessaria tutela di determinate specie". |