A seguito della posizione assunta dall'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, "la Giunta regionale del Veneto ha costretto l'assessore regionale alla caccia, il leghista Daniele Stival, a ritirare la proposta di calendario venatorio per la stagione 2010-2011". Lo rende noto in un comunicato l'Associazione Cacciatori Veneti (ACV), che in questi giorni aveva inviato in merito una missiva al Presidente Zaia, agli assessori e ai consiglieri regionali del Veneto per manifestare la propria contrarietà, e quella di altre associazioni venatorie, sulle proposte avanzate dall'assessore.
Il presidente Maria Cristina Caretta, soddisfatta per il ritiro della bozza, che a suo dire avrebbe comportato ingiustificate penalizzazioni per i cacciatori (dimezzamento del carniere per la migratoria rispetto alla scorsa stagione, appesantimenti burocratici per l'uso del piccione come richiamo, pesanti restrizioni per la caccia alla stanziale con differenziazioni di prelievo anche tra Atc della stessa provincia), mette in guardia sul pericolo che l'assessore torni a presentare una proposta restrittiva che potrebbe compromettere la possibilità di garantire una corretta gestione del patrimonio faunistico e degli habitat naturali.
Con il Coordinamento delle Associazioni Venatorie del Veneto, l'Associazione Cacciatori Veneti – Confavi, torna quindi a richiedere un incontro urgente alla Giunta per esporre le proprie ragioni e presentare proposte alternative, sperando che l'assessore “non ignori nuovamente quanto gli era stato chiaramente preannunciato dal CAVV nel corso dell'incontro tenutosi a Venezia il primo giugno”. “Se l'atteggiamento di chiusura del neo assessore regionale dovesse essere confermato, - chiude il comunicato - l'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI preannuncia azioni di rumorosa e plateale protesta sotto la sede della Giunta regionale del Veneto”.