Economia rurale e caccia in Francia vanno di pari passo. Lo ha detto senza mezzi termini Francois Fillon, primo ministro del Governo Sarkozy, che di recente ha presentato il nuovo piano d'azione del governo per incentivare la ripresa economica delle zone rurali.
Così come intende promuovere la fruizione dei prodotti agricoli, l'esecutivo vuole incentivare la caccia attraverso la commercializzazione delle carni di selvaggina, un fattore di sicuro interesse economico ma anche sociale e culturale. Lo rende noto la federazione nazionale dei cacciatori francesi (FNC) che sottolinea l'importanza di questo nuovo approccio da parte del governo per una giusta valorizzazione della caccia nell'economia.
Il recente riconoscimento dovrebbe permettere lo sviluppo di un sistema virtuoso per il recupero di prodotti tipici locali, capace di ripristinare il legame sociale tra consumatori e cacciatori e al contempo di valorizzare anche nei ristoranti la grande disponibilità di selvaggina degli ultimi tempi (soprattutto carne di cervo). Ora si tratterà di organizzare la raccolta e il trattamento locale delle carni e coinvolgere il settore della ristorazione più attento alla freschezza, alla qualità dei prodotti e al valore nutrizionale degli stessi (da non dimenticare che si parla di carni ricche di proteine e povere di grassi).
Qualcosa di simile da noi sta partendo in Emilia Romagna e Toscana. L'auspicio è che l'esempio sia seguito anche dalle altre regioni.