La caccia alla beccaccia ha bisogno di nuove regole? Se ne è discusso a Sky durante la puntata del canale caccia e pesca di Sky dedicata a questo tema (in onda il prossimo 30 giugno alle 21).
A parlarne per Anuu Migratoristi c'era Andrea Trenti, (responsabile del settore deroghe e cacce tradizionali per l'associazione). All' interessante dibattito, incentrato sulle considerazioni emerse dal Cartello Celano e sulle proposte dell'Ispra, moderato dal conduttore Bruno Modugno, hanno partecipato Giacomo Cretti, Alessandro Tedeschi (Presidente Amici di Scolopax ), Giancarlo D’Aniello (Vice Presidente Nazionale Wilderness) e in collegamento telefonico il pres. Silvio Spanò (Presidente onorario Club della Beccaccia) e il promotore della proposta Vincenzo Celano.
Il Cartello Celano propone una serie di restrizioni verso tutte le forme di caccia e i cacciatori stessi a cui si oppone Anuu Migratoristi, contraria – ha spiegato Trenti - “all’ipotesi di restringere gli orari giornalieri, i calendari venatori e di determinare 3 giorni fissi di caccia settimanali, poiché si tratta di una autolimitazione assurda e insensata a danno di tutti i cacciatori; una proposta, peggiorativa delle leggi vigenti, frutto di una mancanza di rispetto verso le altre forme di caccia e tradizioni locali, come se il totem beccaccia prevalesse a priori su tutte le altre specie”.
“Non possiamo accettare – prosegue Andrea Trenti – ulteriori inasprimenti di pena alle già troppe vessazioni che il mondo venatorio sta subendo in un momento in cui stiamo lavorando duramente per migliorare l’attuale assetto legislativo, così come è fuori luogo proporre delle nuove aree protette in un territorio che già ne vede sin troppe; sarebbe invece necessario incentivare la gestione dei terreni con interventi ambientali destinati a favorire la sosta dell’avifauna migratoria e non solo”.
“ Infine – conclude Trenti – siamo coscienti e favorevoli al monitoraggio attraverso la raccolta di dati scientifici per la corretta gestione della fauna, non accettiamo però l’ipotesi di un tesserino di specialista per le varie forme di caccia poiché la scelta deve maturare nel cacciatore stesso e non attraverso una negativa imposizione di legge. Siamo per contro d’accordo su maggiori e più severi controlli, perché già l’attuale legge vieta esplicitamente la caccia all’aspetto, praticata invece con troppa disinvoltura in troppe zone d’Italia.”