Le proposte dell'assessore regionale alla caccia Daniele Stival non piacciono alla Provincia di Vicenza che – riferisce Confavi - ha formalizzato la propria contrarietà in merito alla differenziazione del prelievo venatorio alla stanziale nei diversi Atc e sull'inserimento del cinghiale tra le specie normalmente cacciabili. L'associazione venatoria ribadisce che la formula di Stival creerebbe un grave caos nella regione e gravi danni per le colture agricole e per le altre specie, nel caso in cui si aprirebbe la caccia al cinghiale.
Una posizione assunta anche, riferisce ancora Confavi, “dalla parte propositiva del mondo ambientalista”. Ambiente e/è Vita e Fare Ambiente condividono la preoccupazione dei cacciatori veneti e tramite i propri referenti Vincenzo Pepe (Presidente nazionale di Fare Ambiente) e Roberto Basso (Coordinatore regionale di Ambiente e/é Vita) auspicano “la convocazione del Coordinamento per la difesa e la promozione della Cultura rurale al fine di sottoporre alla Giunta regionale una posizione comune concordata tra le varie realtà portatrici della Cultura rurale fra le quali il mondo venatorio, il mondo agricolo e la componente moderata ambientalista”.