Riceviamo e pubblichiamo:
La Commissione Ambiente della Sardegna, questa mattina ha approvato il progetto di legge che riforma l’attività venatoria nell’isola. I lavori , proceduti con estrema puntualità , hanno dato vita (come promesso prima della pausa estiva) a un testo equilibrato , composto da un centinaio di articoli(circa).
Tra le principali e sicuramente più attese modifiche, osserviamo la ricomparsa del mese di febbraio, l’utilizzo della canna rigata ,una normativa meno articolata relativa all’attuazione della caccia in deroga e (forse la più attesa) la nascita di un unico Ambito Territoriale di Caccia .
Niente “riserve indiane” quindi, ma la possibilità di recuperare quelle cacce tradizionali tipiche del mese di febbraio, senza scordare la questione sicurezza nella caccia agli ungulati attraverso la possibilità di utilizzo dell’arma rigata.
Inutile sottolineare la soddisfazione dei “nembrotti” sardi , che dopo il primo forte “segnale” ricevuto poco meno di un mese fa con l’approvazione di un “finalmente decoroso” cal. Venatorio, vedono le loro richieste “atterrare” (si spera il prima possibile) in consiglio regionale per diventare finalmente realtà.
Particolarmente soddisfatto Ignazio Artizzu (pdl) pres. Provinciale Fidc " questo è un importante risultato per tutto il mondo venatorio isolano, solo attraverso l’approvazione di una legge ,come questa, che rispecchi le esigenze di gran parte dei cacciatori Sardi, sarà possibile restituire dignità e rispetto a una categoria di cittadini, troppo spesso derisa e calpestata".
Adesso non resta che attendere l’iscrizione,(si spera nel più breve tempo possibile) all'ordine del giorno del Consiglio regionale.
Emanuele Farneti