Il calendario venatorio per la stagione 2010 – 2011, non senza qualche polemica dovuta alle diverse posizioni, ha passato l'esame della III Commissione regionale dell'Umbria. La decisione finale della giunta è attesa per la giornata di oggi, venerdì 9 luglio, in tempo per non incorrere nelle modifiche imposte dall'articolo 42.
Il testo approvato contiene delle modifiche inserite in seguito all'audizione dello scorso mercoledì, elencate prima del voto dall'assessore alla caccia Fernanda Cecchini: "per la caccia al cinghiale possibilità per le Province di decidere l'apertura dal primo ottobre al 31 dicembre, con la reintroduzione del giovedì (non più il mercoledì), sabato e domenica; giorni fissi di caccia solo a settembre; anticipo di un giorno per l'addestramento cani (15 agosto); ampliamento del carniere per la specie tortora fino a sette capi nel periodo di preapertura". L'assessore si è anche detto disponibile ad affrontare molte questioni aperte per migliorare i rapporti fra istituzioni e mondo venatorio, attraverso un'apposita conferenza.
A difendere il provvedimento - come riferisce un comunicato della Regione - è stato il presidente della Commissione Massimo Buconi che, a nome del suo gruppo consiliare, ha parlato anche di una legge specifica sul calendario entro il prossimo anno e di un potenziamento dell'ufficio caccia regionale dal punto di vista normativo. D'accordo con le disposizioni anche l'ex assessore alla caccia Lamberto Bottini (Pd) e Andrea Smacchi (Pd).
Contro l'atto si sono invece espressi Pdl, Udc, Lega Nord e l'Idv. Paolo Brutti (Idv) ha lamentato un'eccessiva pressione venatorio nei giorni della preapertura su due sole specie, tale da mettere a rischio anche i cacciatori. Massimo Mantovani e Rocco Valentino (Pdl), hanno invece contestato “l'eccessivo taglio protezionistico verso alcune specie che nemmeno la legge 157 prevede” e la scarsa collaborazione fra le istituzioni preposte. Per Sandra Monacelli (Udc) serve una legge che disciplini il calendario per evitare il ripetersi ogni anno di un confronto eccessivo; mentre Gianluca Cirignoni (Lega Nord) ha detto, “siamo per un'apertura unica della caccia e che coincida con un giorno di festa perché la caccia deve essere una festa per tutti”.