Come annunciato, il Senatore del Pdl Valerio Carrara, ha presentato un'interrogazione parlamentare a risposta scritta che mira ad indagare quali siano gli effettivi poteri e i compiti affidati alle guardie venatorie e i relativi controlli sul loro operato.
L'interrogazione si riferisce in particolare ad un episodio accaduto in provincia di Brescia (dove esiste uno speciale Nucleo antibracconaggio gestito dal Corpo Forestale dello Stato) relativo ad alcune perquisizioni - che hanno avuto esito negativo - effettuate "in assenza dei presupposti legittimanti l'adozione di misure coercitive" (assenza di flagranza di reato) e senza rilasciare il dovuto verbale. Carrara sottolinea che tale comportamento, che costituisce “una chiara violazione dei diritti dei cacciatori”, non è un caso isolato ed è infatti oggetto di diverse segnalazioni alle autorità.
“L'esigenza di assicurare con ogni sforzo i colpevoli di un reato ambientale o venatorio alla giustizia – si legge nel testo dell'interrogazione - non può e non dovrebbe risolversi in nessun caso in una condanna a priori dei semplici cacciatori considerati al pari dei bracconieri”.
Il senatore chiede al Ministro Galan “se intenda intervenire con i mezzi che riterrà più opportuni per far cessare, risolvendole, le eventuali situazioni illegittime riscontrate; se e in quali modi intenda intervenire al fine di evitare che si verifichino ulteriori procedure di vigilanza al di fuori delle regole; se sia a conoscenza di procedure di verifica periodiche sull'operato del personale del Corpo forestale dello Stato avente compiti di vigilanza sulle infrazioni venatorie e quali siano gli esiti; se e quali provvedimenti intenda adottare nei confronti degli agenti del Corpo forestale dello Stato che si siano resi responsabili di eventuali inadempienze o che abbiano disatteso i propri compiti.
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