L'impugnazione davanti al Tar siciliano del
calendario venatorio da parte di
Legambiente e di Man (Associazione Mediterranea per la Natura) ha visto la netta opposizione delle
associazioni venatorie regionali che si sono unite organizzando la difesa degli interessi dei cacciatori.
Ascn, Federcaccia, Federazione Siciliana della Caccia, Consiglio Siciliano della Caccia, Anca, Anuu, Enalcaccia si sono costituite presso il Tar di Palermo per resistere al ricorso, che considerano infondato.
Ascn ricorda il travagliato percorso degli scorsi mesi della Man, per cui l'assessore all'Agricoltura Bufardeci ha avviato la procedura di revoca del riconoscimento quale associazione ambientalista regionale per difetto dei requisiti di legge. Procedura poi sospesa su pressione dell'Udc che ha fatto leva su alcuni cavilli burocratici.
L'associazione Siciliana Caccia e Natura contesta alla Man di avere fino a ieri invocato una deroga sul rispetto delle regole e di scagliarsi oggi contro la regione per presunte discordanze rispetto alle norme che regolano il calendario venatorio.
Per Ascn, che confida serenamente nell'infondatezza dell'impugnazione degli ambientalisti, “questa è la migliore dimostrazione del fatto che non esiste una “lobby” venatoria, come qualche politico ha voluto far credere, ma che i gruppi di pressione stanno solo dalla parte degli ambientalisti, per di più finanziati con le tasse che ciascuno di noi paga”.