"L'eventuale apertura della caccia nell'ultima decade di settembre penalizzerebbe i cacciatori molisani" in qualità di componente del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, non posso che esprimere il mio totale dissenso all'eventuale apertura della prossima stagione venatoria per il 19 settembre 2010". E' quanto afferma l'Assessore regionale, Nicola Cavaliere, ricordando che il Molise, a causa della sua posizione geografica, è interessato per alcune specie venabili da una migrazione anticipata rispetto alle Regioni del Centro-nord Italia, e quindi l'eventuale apertura tardiva al 19 settembre comporterebbe l'impossibilità per i cacciatori molisani di poter cacciare specie come la tortora e la quaglia, perché già migrate.
"Pur nella consapevolezza - prosegue Cavaliere - che le nuove norme nazionali e comunitarie in materia venatoria limitano e vincolano le regioni sui tempi e sui prelievi di specifiche specie, ritengo che il primo di settembre possa essere individuata quale data per l'apertura della caccia alle suddette specie, anche parzialmente, sia per la forma che per le giornate, che potrebbero diventare fisse fino alla terza domenica di settembre".
Tale formula, secondo l'Assessore, può rappresentare il giusto compromesso tra le esigenze normative e quelle dei cacciatori molisani e, pertanto, essere recepita, perché in linea con quanto disposto in ambito nazionale e comunitario, anche in virtù delle deroghe che le singole Regioni possono attuare rispetto alla legge n. 157 del 1992.
"A tal fine - conclude Cavaliere - auspico che le parti interessate, a partire da quelle Istituzionali, tengano nella giusta considerazione le aspettative dei cacciatori e si adoperino per ricercare una soluzione che da un lato salvaguardi l'ambiente e, dall'altro, non penalizzi del tutto l'intera categoria".