La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia per l'applicazione della legge regionale sulle deroghe della Lombardia (2008), che concedeva la caccia a fringuello, peppola, pispola e frosone, avvenuta - secondo quanto si legge su Il Giornale.it - al di fuori dai principi scientifici e al principio della precauzione.
La legge, che era stata già sospesa nel dicembre scorso in seguito al ricorso della Commissione Europea, è stata ritenuta non completamente conforme alla direttiva europea sulla conservazione degli uccelli selvatici e tale da non garantire che le deroghe adottate ne rispettassero le condizioni e i requisiti.
Sul fatto è intervenuto Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e politiche faunistiche del Pd e portavoce degli Ecologisti Democratici. “La condanna - ha dichiarato - pone la parola fine, anche in virtù della legge Comunitaria appena approvata dal Parlamento per soluzioni fuori dalle regole e non conformi al parere della scienza. Così dovrà essere anche per i calendari venatori, in fase di approvazione e per l'applicazione delle deroghe a tutela delle produzioni agricole per le quali il governo avrebbe dovuto licenziare le linee guida ma come sempre arriva in colpevole ritardo”.
Per un più completo inquadramento di tutta la situazione vi invitiamo a leggere la sentenza completa.