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ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO


martedì 20 luglio 2010
    
Anuu sulle Deroghe
Riceviamo e pubblichiamo:
 
Uno dei tormentoni estivi per la caccia in diverse regioni italiane è l’applicazione del regime di “deroga” secondo la Direttiva 79/409, ora divenuta 2009/147 causa le piccole modifiche apportate al testo comunitario da un punto di vista meramente formale (adeguamento all’ingresso di nuovi paesi nell’UE).
 
Il prelievo venatorio rappresenta una corretta applicazione di tale regime, prevista espressamente all’art. 9, sempreché venga effettuato su specie in buono stato di conservazione (e su quelle generalmente ipotizzate non sussistono problemi); sempreché il prelievo venga monitorato con un sistema costante e continuo (come quello delle schede di rendicontazione quindicinali della Lombardia e del Veneto, forse un po’ macchinose ma efficaci); sempreché non sussistano altre soluzioni soddisfacenti e che si calcoli la piccola quantità prelevabile (parlando di caccia non sussistono altre soluzioni soddisfacenti).
 
In tal modo, avremmo verificato ogni condizione richiesta dalla Direttiva con assoluta chiarezza e limpidezza. Tuttavia, mancando un coordinamento nazionale per quell’incapacità tutta nostrana di applicazione delle leggi, ci tocca ora essere più realisti del re, visto pure che i parametri contenuti nella Guida Interpretativa sono una realtà europea che gli ambientalisti non hanno mai voluto che fosse recepita con legge dallo Stato italiano (come nel caso dell’ultima legge comunitaria) e che, infine, aleggia sempre sulle nostre teste il famoso “principio di precauzione”, che non è mai stato applicato con saggezza. Magari ci fosse più buon senso sia da parte di chi avversa le deroghe, sia da parte di chi promette ai cacciatori la cosiddetta “luna nel pozzo”!
 
Si aggiunga a ciò una recentissima sentenza della CJCE – n. 573/08 – (Corte di Giustizia delle Comunità Europee) depositata – guarda caso – il 15/07/10, dopo essere stata discussa il 25/03/10 in piena bagarre parlamentare sulla legge comunitaria (ogni riferimento di date è puramente casuale). Essa ha deliberato sulle modalità delle deroghe del 2004-2005 in Lombardia, in relazione sempre alla piccola quantità, allorché da allora molta acqua è passata sotto i ponti: ma quello che strabilia lo si legge al punto 75) ove si accusa lo Stato italiano (Ministro dell’Ambiente era Alfonso Pecoraro Scanio): “In settimo luogo, la Commissione afferma che, non avendo comunicato i testi delle leggi regionali emanate dalle regioni Lazio, Lombardia, Toscana e Puglia, la Repubblica italiana ha violato l’obbligo di cooperazione e di aggiornamento della situazione normativa interna in relazione al recepimento e all’applicazione della direttiva 79/409, sancito dall’art.18, n.2, di quest’ultima.”
 
Ancora più strabiliante è il passaggio concernente il legale dello Stato italiano (quello sempre presente in queste procedure, poiché le Regioni, pur essendo competenti in materia, non sono abilitate a stare in giudizio avanti la Corte di Lussemburgo) che ha precisato – così si legge testualmente – all’udienza, “che la posizione delle regioni era stata esposta dal momento che la caccia ricade nella loro competenza esclusiva, pur riconoscendo che la normativa in materia di caccia non è adeguata ai fini del conseguimento degli obiettivi previsti dalla direttiva 79/409.”
 
A questo punto quale credibilità si deve dare ai comunicati degli ambientalisti e simili quando sparano notizie palesemente false senza neppure precisare il periodo temporale della stagione di caccia trattata? Quale fiducia si dovrebbe avere nel tanto sbandierato federalismo allorché lo Stato italiano, tramite il suo legale, nemmeno difende le leggi regionali? Insomma, comunque vada anche per la prossima stagione venatoria le lamentele non mancheranno, ma occorre comprendere che le Regioni dovranno rivedere attentamente la materia, imparando a confrontarsi direttamente con Bruxelles e con Roma perché l’UE, il nostro Parlamento e il nostro Governo comprendano una volta per tutte la validità delle scelte regionali. Ma soprattutto, occorrerà dialogare quotidianamente con tutti quanti operano sul territorio. In Francia, disturbare l’attività di caccia è recentemente diventato financo penalmente rilevante, in Italia dovrebbero essere perseguiti tutti coloro che – e sono tanti – della caccia sparlano. Con la buona volontà di tutti, siamo certi che ce la faremo a disinnescare questo clima impossibile che ormai avviluppa l’intero nostro vivere civile anche in questa materia. E noi faremo di tutto per riuscirci!
 

 ANUU MIgratoristi Stampa

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11 commenti finora...

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

IL SOTTOSCRITTO INVITEREBBE ALCUNI DI QUESTI SIGORI NEL SUO ULIVETO A FARE GLI SPAVENTASTORNI DURANTE IL PERIODO DELLA MATURAZIONE DELLE OLIVE, POI LA DEROGA GLIELA INFILEREBBE IN C...BOCCA.

da CARLITOS 21/07/2010 16.21

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

lascia perdere, cele, che quello che dici tu non ha le palle e ora per vendicarsi di non essere stato eletto sta facendo di tutto per non farci andare a caccia. e questo lo chiami amico dei cacciatori o amico dello sgabello. Va da una parte all'altra del pdl per cercare conforto e subentrare a qualcuno. ha abbandonato la sua corrente per spostarsi su di un'altra oltretutto pure questa eletta da noi cacciatori. siamo proprio dei coglioni!!!!

da tiziano 57 21/07/2010 11.18

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

io mi sono stufato, dopo trenta anni che vado a caccia,le deroghe me le faccio da solo.

da max 60 20/07/2010 21.48

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

laga pert cele...................

da angel 20/07/2010 21.29

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

Detto ciò...se ci fosse la volontà politica si potrebbero ripresentare,modificando l'art 4....è evidente che i Consiglieri Regionali si nascondono dietro la Sentenza della Corte Europea...solo una persona avrebbe avuto le palle x ripresentare la legge...ma grazie a chi ha sostenuto altri candidati (e ora si lamentano)siamo in questa situazione...chi è causa del suo mal pianga se stesso.......o almeno abbia la decenza di non "piagnucolare"

da cele 20/07/2010 20.51

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

meno mal che te le capida......lo capida poa me lanpasat........ meriteno credimi

da angel 20/07/2010 16.56

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

X ANGEL: no mia gnà mò...ma l' an cal vè de sigur...ma so stufat de stà federcaccia de ungulatisti gelus...

da Bebo 20/07/2010 16.50

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

brao nbepo mola mia ma sei passato a a.c.l.

da angel 20/07/2010 16.19

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

GELSO 40: questa cosa delle deroghe è come la prova video nelle partite di calcio se la tenessero valida gli arbitri non verrebbero più corrotti e le partite non potrebbero esser più truccate; uguale è quì ce qualcuno che non vuole le cose vengano sistemate una volta per tutte...SARA' POSSIBILE CHE IN ALTRI STATI EUROPEI LE DEROGHE LE HANNO SENZA TANTE BALLE, E HANNO UN CALEDARIO VENATORIO TUTTO DIVERSO DAL NOSTRO???................siamo in Italia....

da Bebo 20/07/2010 15.50

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

Eh già. Anche qui, la confusione è frutto dell'inadeguatezza dei nostri rappresentanti (associazioni venatorie[Arcicaccia e compagnucci verdognoli a dire che la comunitaria è un ottima legge, altre che è stata una fregatura], rappresentanti politici, sia di qua che di là, con a capo due ministre spalleggiate dal "Cesare" di turno, e qualche cacasenno lombardo che non aveva capito in che trappola si andava cacciando. Altro che deroghe, adesso. Bisognerà ricominciare da capo per riportare indietro l'orologio almeno alla stagione passata, ma sarà difficile, se non ci mette mano Silvio nostro in persona. E' inutile protestare per certe sentenze. Sono il risultato di una politica che a dire disastrosa è dire poco. Chi le strumentalizza, come qualche solerte PD, fa il suo mestiere. Sarebbe bastato non offrigliene l'occasione. Ma evidentemente l'epoca degli azzeccagarbugli in libera uscita non è ancora finito. Avanti così!!

da Danilo Vergati 20/07/2010 15.47

Re:ANUU, DEROGHE: UN TORMENTONE ITALIANO

Con tale tormentone, le deleghe sono sempre un'incognita. Possibile che non si riesca a tutelare quanto stabilito dalle vigenti leggi? I cacciatori migratoristi, si chiedono costantemente: Cacciamo o non cacciamo le specie in deroga? Come ogni anno l'incognita rimane e tormenta gli animi.

da gelso 40 20/07/2010 15.46