Dopo la
sentenza del Tar e le posizioni delle associazioni venatorie siciliane, a difendere il calendario venatorio regionale ci sono le dichiarazioni dell'assessore alla caccia
Giambattista Bufardeci, che ha annunciato l'auspicato
ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa per resistere alla decisione del giudice Giallombardo.
''Siamo convinti - ha spiegato - di avere varato un calendario equilibrato in termini di difesa delle specie, tutela delle zone protette e mantenimento dei livelli di prelievo sotto le soglie di salvaguardia. Il documento, infatti, si caratterizzava per l'attenzione rivolta alle diverse specie cacciabili in relazione ai cicli biologici delle stesse, con la conseguente introduzione di un prelievo venatorio differenziato. Nel predisporre il calendario bloccato dal Tar, siamo stati molti attenti alle aree delle Reti Natura 2000, applicando percio' dei criteri di tutela per le specie maggiormente sensibili alla pressione venatoria. Sulla scorta di queste considerazioni, il dipartimento sta avviando uno studio per opporsi alle decisioni del Tar''.
''I tempi presumibilmente lunghi del giudizio - continua l'assessore -non sono compatibili con le esigenze sociali ed economiche del settore della caccia. Per queste ragioni, verra' stilato un nuovo calendario per garantire l'avvio della stagione venatoria''.
(Asca)