Una
vittoria nella difesa della caccia e dei cacciatori contro i soprusi e l'arroganza. Così Caccia Ambiente rende conto della sentenza di primo grado emessa contro l'ordinanza di ingiunzione emanata dal corpo di Polizia Provinciale di Salerno ad un cacciatore verbalizzato dai guardiacaccia provinciali per
aver sconfinato nel Parco nazionale del Cilento, sprovvisto di apposita tabellazione.
La vittoria ottenuta dallo studio legale di Caccia Ambiente, che ha difeso il sig. Antonio De Simone gratuitamente, secondo la direzione del partito, è destinata a fare giurisprudenza. Il pronunciamento del tribunale non convince del tutto gli avvocati che hanno portato avanti la causa, pechè la sentenza "eludendo un chiaro principio di diritto, non condanna la soccombente amministrazione al pagamento delle spese".
Alla luce di ciò Caccia Ambiente sta valutando "l’opportunità di proporre appello chiedendo il ristoro sia delle spese che dei danni subiti, inoltrando poi il tutto alla Corte dei Conti per l’ opportuna valutazione di come viene gestito il pubblico danaro".