Dopo le
disposizioni sulla riperimetrazione delle aree protette, che hanno modificato le percentuali di territorio delle aree interdette all'attività venatoria (non meno del 10 per cento del territorio agrosilvopastorale nella Zona Alpi, e al 20 per cento nella Zona Pianura), la
Giunta regionale del Friuli ha approvato l'individuazione delle
riserve di caccia relative ai distretti venatori
12 (Laguna) e 15 (Pianura isontina).
Sono anche state identificate le zone di rifugio, dove è fatto divieto di esercitare l’attività venatoria, destinate alla salvaguardia della selvaggina stanziale ed alla sosta di quella migratoria per quanto riguarda le riserve di caccia di Carlino, Latisana, Palazzolo dello Stella, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa (Laguna) e Campolongo al Torre, Chiopris Viscone, Corona, Fiumicello, Medea, Moraro, Pieris Begliano Isola Morosini, Romans, Ruda, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, Versa, Villesse, Visco (Pianura isontina).
Sempre su proposta dell’assessore alle Risorse naturali, Claudio Violino, la Giunta regionale ha inoltre approvato in via preliminare la perimetrazione delle oasi di protezione e delle zone di ripopolamento e cattura dei distretti venatori 12 e 15, aree in cui, come per quelle cosiddette di rifugio, è bandita la caccia.
(Il Giornale del Friuli)