Dopo lo stop al progetto sulla caccia in Deroga, brusca frenata anche per il provvedimento sui richiami vivi, per cui è stato votato all'unanimità il ritorno in Commissione, dove il testo era già stato discusso e approvato. La decisione è da attribuire alla recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato l'analoga legge lombarda della passata stagione, insieme a quella della regione Toscana e agli ammonimenti arrivati dall'Europa.
''Alla luce delle sentenze europee intervenute – conferma il capogruppo della Lega Nord Stefano Galli- occorre un momento di riflessione e di approfondimento tecnico che ci consenta di trovare le giuste disposizioni legislative per evitare il rischio di nuove sanzioni''. ''Mi associo alla proposta -ha ribadito il capogruppo del PdL Paolo Valentini- e ritengo anch'io necessario un supplemento d'istruttoria in Commissione. Fermo restando la volonta' di garantire la pratica venatoria e i diritti dei cacciatori, non faremo nulla che possa pero' essere suscettibile di multe e contravvenzioni pecuniarie''.
Una proposta appoggiata anche dagli esponenti dell'Udc Gianmarco Quadrini e Valerio Bettoni, relatori del progetto sulle deroghe rimandato a settembre, che nei giorni scorsi hanno accusato la maggioranza di ritrarsi di fronte" alla volonta' degli esponenti centristi "di trovare un'intesa per l'imminente inizio" della stagione della caccia. ''I cacciatori - hanno dichiarato Quadrini e Bettoni - non hanno nessuna colpa e la nostra mobilitazione sulla caccia deve essere un'opportunità da cogliere per impegnarsi da settembre e una volta per tutte a trovare una soluzione a una normativa frammentaria e confusa''.
Anche il Pd, tramite i consiglieri Gianantonio Girelli e Marco Barboni, ha accusato Pdl e Lega di una "gestione pressapochista, confusa e tardiva dei provvedimenti in materia venatoria", sottolineando la necessità di formulare un provvedimento rispettoso dei diritti dei cacciatori. Per Stefano Zamponi, capogruppo dell'Italia dei Valori, che aveva posto una questione pregiudiziale sulla trattazione del progetto di legge, bisogna ''avere la consapevolezza che in materia venatoria ci sono delle regole e dei limiti da rispettare uguali per tutti: se ne e' fatta una ragione anche Formigoni, sarebbe ora che gli ultimi giapponesi facciano altrettanto'' ha detto.
(Adnkronos)