Una n
uova interrogazione parlamentare del Senatore Valerio Carrara, presentata lo scorso 28 luglio, chiede un intervento al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo al fine di garantire l'approvvigionamento dei richiami vivi ai cacciatori, tramite il rilascio delle apposite autorizzazioni da parte dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra).
Il senatore fa notare che la cattura di uccelli ai fini di richiamo è un'attività legalmente riconosciuta e riconducibile ad un'antica tradizione venatoria e che il rilascio delle autorizzazioni tramite l'attivazione di impianti deve essere concessa dalle Regioni alle Province su parere dell'Ispra.
Questi pareri, precisa il senatore, dovrebbero rientrare nelle normali attività dell'ente nazionale, che per Carrara “si avvale di risorse finanziarie, strumentali e di personale tali da consentire lo svolgimento delle sue funzioni”. Ciò però non avviene secondo l'interrogante nella provincia di Bergamo, dove l'Ispra non dà seguito alle oltre 140 domande degli aspiranti "roccolatori" che si sono accumulate negli ultimi tre anni”. Una situazione di stallo che per Carrara “rischia di avere conseguenze negative anche per le tipologie di caccia tradizionali”.
Carrara, che in un incontro col Ministro ha sollecitato una risposta anche in merito alle altre interrogazioni presentate, chiede “se e in quali modi intenda intervenire al fine di verificare l'attività svolta dall'ISPRA e, qualora venissero rilevate inadempienze, se e in quali modi intenda intervenire per garantire che detta attività svolta dal citato ente sia effettivamente finalizzata al perseguimento degli obiettivi cui è preposto”.
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