Giovanni Gallinaro, presidente della Libera Caccia provinciale ha incontrato l'assessore regionale Claudio Sacchetto per sottoporre alcune richieste del mondo venatorio piemontese, sostenute da Anlc.
Sulla gestione del cinghiale si richiede una mappatura dimostrativa dei danni causati e dei risarcimenti, meno poteri agli Atc nell'assegnazione dei capi alle squadre, divieto delle munizioni a palla ai cacciatori singoli negli stessi luoghi in cui si esercita la caccia di squadra. Per garantire la sicurezza di tutti, Gallinaro propone inoltre l'obbligo degli indumenti ad alta visibilit�anche per i cercatori di funghi e gli altri cacciatori. Sempre sul fronte cinghiali, Libera Caccia chiede di rivedere le composizioni delle squadre lasciano libero il numero massimo dei componenti e diminuendo il numero minimo degli stessi.
Galliano ha parlato anche di un'opportuna vigilanza rispetto a recinti abusivi, del ripristino dei corridoi tra i diversi istituti (Zrc, Afv, Atv, Zac) come previsto dalla legge. Altre richieste si riferiscono al divieto della caccia alla starna nelle Aziende Faunistiche Venatorie; alla cancellazione della minilepre dal tesserino venatorio, trattando la specie come un migratore e tutelandone quindi la peculiarità.
Infine Gallinaro ha portato all'attenzione dell’Assessore Sacchetto il problema degli impianti fotovoltaici nei territori di caccia, chiedendo una maggiore attenzione dell'amministrazione rispetto alla sottrazione dell'area venabile a fronte di continue installazioni di nuovi impianti.