In seguito all'adozione della Giunta regionale del provvedimento (che permetterà la caccia in deroga solo per la specie storno dal primo settembre), i consiglieri del Pdl Luca Bartolini e Gianguido Bazzoni hanno portato in evidenza che “diversamente da quanto avveniva negli anni scorsi, nelle tre province di Forli'-Cesena, Ravenna e Rimini quest'anno non sara' permessa la deroga alla caccia della tortora dal collare, nonostante le tante richieste pervenute in tal senso dalle associazioni agricole che lamentano gli ingenti danni procurati alle colture da questo volatile''.
Con un'interpellanza alla Giunta i due consiglieri fanno presente che la delibera in questione “non rispetta la bozza discussa l’8 luglio con le associazioni venatorie” e vogliono quindi sapere dall’esecutivo regionale i motivi per i quali nel provvedimento sono state disattese le richieste delle associazioni agricole e perché, "senza alcun preavviso", sia stato approvato un documento che “in buona parte contraddice quanto precedentemente detto e scritto dalla Regione negli anni passati”.
I due esponenti del Pdl segnalano infine ''il grave rischio che anche quest'anno si ripeta il teatrino degli stop and go alla caccia in deroga, dovuto ai ricorsi al Tar presentati dalle associazioni ambientaliste''. Gli esponenti del Pdl fanno notare che "il calendario viene impostato in maniera tale da risultare utile a favorire delle sospensioni, con appositi ricorsi al Tar miranti a far sospendere la caccia nei periodi di maggior presenza dei volatili dannosi''. Secondo i consiglieri si tratta di ''ricorsi presentati come bombe a orologeria, con una tempistica tale da evidenziare ancora una volta il grande potere che nella Regione Emilia-Romagna esercitano le associazioni animal-ambientaliste''.