Alcune associazioni animaliste hanno presentato ricorso al Tar contro la Provincia di Firenze, una delle prime a recepire le nuove norme in tema di controllo ungulati predisposte dalla Regione, sollevando dubbi di illegittimità incostituzionale sulla delibera provinciale. A difendere la legge toscana, anche davanti al Tar, ci sono Federcaccia e Coldiretti che hanno fortemente voluto il nuovo sistema di controllo e ne rimarcano la necessità per una corretta gestione del patrimonio faunistico e ambientale, per la difesa degli interessi del comparto agricolo e dell'incolumità dei cittadini.
''Le recenti modifiche introdotte nella legge regionale in materia di caccia - si legge in una nota congiunta delle due associazioni - consentono alle Province di esercitare il controllo e la gestione dei cinghiali e degli altri ungulati per far fronte all'emergenza che si e' creata negli ultimi anni in Toscana".
"E' significativo - sostengono - il dato degli incidenti stradali provocati dall'attraversamento di animali selvatici: i sinistri denunciati, spesso con conseguenze gravi per automobilisti e motociclisti, sono passati da 188 nel 2001 a 478 del 2008! Le Amministrazioni provinciali, sia pure con alcuni ritardi, hanno iniziato ad approvare gli atti di propria competenza ed a realizzare gli interventi di controllo. Subito pero' e' scattata la reazione di chi si oppone alle nuove disposizioni e cerca di bloccarne l'applicazione a colpi di carta bollata. Alcune associazioni di protezione degli animali hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera adottata dalla Provincia di Firenze, una delle prime ad aver recepito le novita' in materia venatoria”.