In Veneto continua la discussione degli oltre 2500 emendamenti presentati da Idv, Fvs e Pd al disegno di legge sulle deroghe. L'assessore Stival ha sottolineato la volontà di andare avanti con il provvedimento legislativo (rispondendo così a chi esortava la Giunta ad emanare un proprio atto), la cui discussione, alla luce delle intenzioni ostruzionistiche della minoranza, probabilmente slitterà alla fine agosto. Stival non ha escluso la possibilità di procedere all'approvazione del provvedimento tramite una delibera di giunta, se la situazione lo richiederà.
Intanto in consiglio si prosegue tra l'illustrazione di emendamenti quasi del tutto identici tra loro ed estenuanti interventi da parte dell'opposizione, mirati a dilatare ulteriormente i tempi dell'approvazione.
Una situazione che Lega Nord e Pdl considerano inaccettabile e antidemocratica, senza contare che, sottolinea il leghista Sandro Sandri, "duemilacinquecento emendamenti sulla caccia significano 5000 pagine da riprodurre e presentare a 60 consiglieri, cioè 300mila pagine”. “Questo – ha dichiarato Sandri- è il comportamento della minoranza nei confronti del Consiglio, il cui regolamento viene utilizzato in modo strumentale al puro fine di lotta politica, senza tener conto delle conseguenze pratiche di tale azione".
Secondo il consigliere dell'Italia dei Valori Antonino Pipitone c'è il pericolo che questo provvedimento venga sanzionato dall'Unione Europea. "Se la maggioranza vuole la legge - ha dichiarato - vuole che arrivi una multa inevitabile".
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