L'assessore alla Caccia Alessandro Sala ha presentato ufficialmente conferme e novità contenute nel calendario venatorio appena approvato. Come nella scorsa stagione, si parte con l'apertura anticipata del 2 settembre per l'appostamento fisso e temporaneo a cornacchia, merlo e tortora, inoltre si caccerà la migratoria in cinque giorni fissi alla settimana a partire da novembre. Anche l'addestramento dei cani viene autorizzato per 5 giorni alla settimana nella forma vagante in pianura (19 agosto – 12 settembre, escluso martedì e venerdì). Autorizzata anche l'attività dei roccoli dall'inizio della stagione venatoria (19 settembre).
La pernice bianca sarà cacciabile solo in 8 comprensori ma solo un capo al giorno per cacciatore. Nel comprensorio C7 (Vallesabbia) sono istituite due zone di sola caccia agli ungulati ed alla migratoria con il divieto d'uso di qualsiasi cane, una nel comune di Anfo e una nei comuni di Idro-Capovalle.
L'uso dei segugi è consentito in tutti i comprensori ad eccezione del comprensorio alpino C8 (zona a protezione speciale del Parco Alto Garda) fino al 28 novembre. Fino al 30 dicembre l'uso del cane da ferma e da riporto nelle zone di minor tutela.
Sull'apertura del 2 settembre ci sarà quasi sicuramente il ricorso al Tar della Lac. Ma l'assessore Sala difende questa misura “presa – dice - nel rispetto della legge regionale e con il parere favorevole dell'ex istituto nazionale fauna selvatica”. Secondo il quotidiano Brescia Oggi, che dà la notizia, l'assessore Sala avrebbe ribadito le proficue sinergie con il mondo agricolo e la chiusura totale nei confronti del mondo ambientalista, Lac in testa, contro il quale si prepara a dar battaglia a suon di ricorsi, visto che, ha ribadito, “è impossibile qualsiasi dialogo poichè l'unico loro obiettivo è l'abolizione della caccia”.
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