La Provincia di La Spezia replica le misure stabilite per il prelievo del cinghiale per la scorsa stagione: sono 4.500 gli esemplari da abbattere su tutto il territorio provinciale nel periodo che va dal 3 ottobre al 31 dicembre. Con la possibilità di prorogare fino al 31 gennaio, nel caso in cui l'obiettivo numerico non fosse raggiunto, come si è visto nella passata stagione.
Alle squadre sarà permesso entrare in azione il mercoledì e la domenica dalle 7:45 alle 17:45 fino al primo novembre e dalle 7:45 alle 16:45 fino al 31 dicembre. Le quantità dei capi prelevabili sono definiti a seconda dei distretti e dei compensori. La caccia in braccata sarà esercitata con squadre composte da non meno di venti cacciatori (almeno quindici dei quali sempre presenti alla battuta), con la possibilità di farvi partecipare non più di sei invitati.
La caccia in girata sarà esercitata con squadre composte da un minimo di otto ad un massimo di sedici cacciatori, con la possibilità di farvi partecipare non più di tre invitati. Ogni squadra sarà tenuta ad impiegare due rilevatori biometrici abilitati in grado di rilevare dati con cordelle metriche e pesa per le attività di rilevamento che competono alla Provincia.
Le squadre che non dispongono di simili elementi - si legge sul Secolo XIX- devono mandare personale a frequentare i corsi che la Provincia si appresta a predisporre. A ciascuna squadra verrà consegnata una copia della cartografia inerente il comprensorio in cui è stata ammessa a cacciare con i relativi punti di presa nonché il calendario delle relative braccate/girate. Al fine di promuovere processi di aggregazione tra le squadre e per garantire maggiore efficienza negli abbattimenti è consentita, in via sperimentale, l’effettuazione di braccate con l’unione di due squadre che cacciano in zone fisse confinanti anche appartenenti a comprensori diversi per un numero massimo di tre volte. E' vietata la caccia quando il terreno è parzialmente o totalmente innevato.
(Il Secolo XIX)