Fabio Landonio, 27 anni di Gorla Maggiore (VA), lavora come responsabile manutenzione in una casa di riposo. Pratica molto sport, soprattutto fitness e ciclismo, ma per la caccia ha una vera passione.
Dell'arte venatoria, a cui è arrivato seguendo l'esempio del padre e di alcuni suoi amici, pensa che sia “una semplice meraviglia”. Pratica la caccia alla migratoria, (prevalentemente beccaccini, anatre e colombacci) e si dice disponibile in un prossimo futuro ad operare in prima persona per il bene della caccia negli organi di gestione.
Come altri giovani intervistati da BigHunter si dice scettico rispetto alle attività delle associazioni venatorie perchè “fanno troppo poco per il bene della caccia” spiega. Anche se è a loro che bisogna guardare cercando di migliorarle, soprattutto perchè, sottolinea Fabio “sono sulla nostra stessa barca”. Per migliorare la situazione occorre anzitutto investire sulla buona gestione del territorio, per esempio con colture a perdere, zone di rispetto e reintroduzioni.
Ecco come ci racconta una delle sue prime esperienze di caccia. “Dopo una giornata trascorsa a caccia nel foggiano con il mio caro amico e compagno di caccia Roberto, proprio quando ormai mancava solo qualche minuto per chiudere la giornata di caccia e la stanchezza si faceva sentire, come per magia... mi passò vicino una beccaccia. La presi e quando l'ebbi in mano, non potevo credere ai miei occhi: ERA LA MIA PRIMA BECCACCIA!”.
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