Con una lettera aperta al Presidente del Consiglio Anuu Migratoristi lancia un appello alla politica affinchè “torni ad occuparsi dei problemi della gente e di quella rilevante e diffusissima economia di base che tocca anche la caccia e le sue problematiche”.
"Vi sono Ministre - si legge nella lettera dell'Anuu – che più che collaborare con il Capo dell’Esecutivo in una difficile opera di governo, non fanno altro che rinnegare in modo assurdo le promesse elettorali di due anni orsono, come quella sulla definitiva chiusura del “problema caccia” con le sue rilevanti ricadute nei settori collegati dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e, in sintesi, di quella ruralità che rappresenta anche un valore sociale insostituibile ed un valore ambientale che potrebbe fare la differenza per una reale e razionale tutela della biodiversità”.
Un comportamento che Anuu definisce controproducente in termini sociali, economici e politici, oltre che istituzionalmente scorretto. “I cittadini cacciatori – si legge nel testo - da anni attendono di essere considerati risorsa e non problema, così come avviene nel resto d’Europa. Cittadini che da anni attendono di veder mantenute le promesse avanzate in campagna elettorale”.
Al Presidente Berlusconi Anuu chiede un segnale per “chiudere una buona volta questo paradossale tormentone dell’organizzazione venatoria”, prima che sia troppo tardi. “Si scrolli di dosso consiglieri e cortigiani che conducono solo battaglie personali e concretizzi quello che aveva indicato in materia nel Suo programma elettorale”.